Lestate è arrivata in ritardo, ma si sta facendo sentire. Troppo. Nella capitale è emergenza caldo, con un livello di allerta che gli esperti classificano 3. Un numero che significa picchi di temperature altissime, fino a 37 gradi, per almeno tre giorni consecutivi. Anche ieri le ambulanze del 118 hanno fatto la spola da una parte allaltra della capitale per soccorrere persone colpite da malori e svenimenti dovuti a colpi di calore, complicazioni cardiocircolatorie, respiratorie e disidratazione. «I prossimi tre giorni saranno critici», sostiene il presidente della Società italiana di medicina durgenza del Lazio Massimo De Simone. Nelle prossime ore gli ospedali potrebbero trovarsi costretti a fronteggiare un nuovo massiccio aumento di accessi dovuti allafa, che durerà fino allinizio di luglio. Già negli ultimi quattro giorni è cresciuta del 6.3 per cento la richiesta di accesso ai pronto soccorso, con 8.442 cittadini che si sono fatti visitare. E laumento delle temperature manda in crisi le risorse idriche per laumento dei consumi: sono in emergenza 17 comuni della provincia di Roma. Proprio per questo è già scattato il Piano regionale per fronteggiare gli effetti delle alte temperature, che può contare su un finanziamento di 2 milioni di euro e prevede lintervento integrato dei medici di famiglia e della protezione civile. A dirigere le operazioni è lOsservatorio epidemiologico della Asl RM/E, mentre lAgenzia di Sanità Pubblica (Asp) regionale si occuperà di tener docchio la popolazione anziana presente nelle Residenze sanitarie assistenziali. Non è una novità, infatti, che con letà aumentano i rischi legati a malattie respiratorie e cardiovascolari e cresce la percentuale di mortalità tra le persone più deboli. Proprio per accertare loperatività del Piano oggi lassessore alla Sanità ha convocato una riunione con i medici di base e i soggetti coinvolti nel progetto. Ogni giorno il Centro nazionale di meteorologia dellAeronautica Militare invierà le previsioni per le successive 72 ore al Dipartimento di Epidemiologia della Asl RM/E e al Centro di competenza nazionale della protezione civile, che elaborerà a sua volta un bollettino sul livello di rischio per i tre giorni successivi.
Il livello 3, ad esempio, significa «massima attenzione» per tutti gli «over 65» segnalati in una lista del Dipartimento di Epidemiologia, che verranno tenuti sotto controllo dai medici di base che valuteranno la necessità di visite a domicilio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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