Se su Raitre cè il circo e non Giovanni Floris vuol dire che siamo in estate. Inequivocabilmente. E, come tutte le estati, noi telespettatori incalliti siamo, scollegati dalle notizie, in preda allhorror vacui. Telespettatori in astinenza da approfondimenti, alla ricerca di un approdo. Trovarlo è unimpresa impossibile. La navigazione col telecomando procede quanto mai incerta. Scarseggiano le boe di riferimento e i fari indicatori. La serrata dellinformazione va in onda su tutte le reti, con sporadiche eccezioni. I palinsesti di mezza estate sono più sconnessi di un pavimento in disarmo. Di un selciato traditore, che nasconde buche insidiose.
Cerchi un programma per capire qualcosa della manovra economica? Finisci dentro un premio canoro del Salento. Vuoi sapere se davvero, dopo il panico in Borsa, lItalia finirà come la Grecia? Caschi in un magazine di gossip con annessa intervista a Sabrina Salerno. Ti chiedi se ci sarà o no il rimpasto di governo, se le Province saranno abolite, se i parlamentari si ridurranno una buona volta emolumenti e benefit, se Fini convocherà il congresso del Fli in un rifugio alpino? Timbatti nel Festival di Castrocaro, nel solito sbirro in affanno tra indagini e rapporto di coppia (guai a dire matrimonio), nelle gag di Bice Valori e Gino Bramieri, nella ventiduesima replica di un telefilm americano.
Dai maghi dei palinsesti, tutti, con poche sfumature, sembra arrivare una risposta univoca, corale. Un colossale «Embé?». Hai persino la sensazione di sentirne leco da un canale allaltro. Che sarà mai tutta questa curiosità? A scuola, dopo che la campanella è suonata, le classi non si sciolgono e arrivederci a settembre? E dunque, dove sta il problema? Rilassati... Il problema sta nel fatto che lattualità non va mai in vacanza. E che destate cè più tempo libero: per leggere, per informarsi, per guardare la tv. Lanno scorso con la rottura nella maggioranza, linchiesta sulla casa di Montecarlo e il rischio di crisi di governo, la Rai prese vagamente in esame lidea di prolungare la stagione dei talk show. Floris e Vespa si erano detti disposti a rinviare le vacanze. Ma non se ne fece nulla. Questanno siamo punto e a capo. Sbagliare è umano, ma perseverare...
«Senza ricorrere al solito mantra della censura - premette Carlo Freccero - in questo caso dobbiamo parlare di insipienza manageriale, di incapacità dei dirigenti. Spegnere linformazione destate è una scelta insensata, completamente fuori dal mondo». Laltro giorno Aldo Grasso ha rivolto una domanda precisa ai dirigenti della Rai: «Non è scandaloso che il Servizio pubblico sigli contratti milionari con conduttori che si fanno quattro mesi di ferie?». Chissà che cosa ne pensano gli investitori pubblicitari. Destate non ci sono prodotti da sponsorizzare? In tutti i Paesi progrediti del mondo la programmazione dura 365 giorni lanno senza riempitivi da magazzino. Da noi Raiuno è un mix di repliche, spezzoni di varietà dantan, festival e premi di quarta serie. Raidue sembra Fox Crime in differita. E Raitre, la rete di Estate al Circo, si barcamena con film e documentari. Del resto i dati di ascolto sono lì a documentare il disservizio pubblico. In giugno Raiuno è scesa al 15 per cento di share, superata di due punti da Canale 5. E Raidue non arriva all8, battuta sia da Raitre che da Italia 1, e avvicinata da Rete4.
E a Mediaset che cosa succede? Un paio di sviste bastano per capire che il selciato è da restaurare. Confessione Reporter di Stella Pende, un programma di reportage dalle frontiere più estreme, inizia allora in cui si popolano le discoteche di Riccione. E La versione di Banfi, promettente (nonostante i riscontri dellAuditel) esperimento di talk show dattualità con un conduttore disinvolto e versatile, è stato programmato su Rete4. Che è un po come mettere un risotto al caviale nel menù di una pizzeria (con tutto il rispetto per le pizzerie).
In questo semideserto, è inevitabile che Luisella Costamagna e Luca Telese continuino a registrare ascolti record per La7. Laltra sera con ospiti come Alessandra Mussolini e Gianrico Carofiglio, In Onda ha superato il 7 per cento.
Poi dice che uno si butta su internet, un media per tutte le stagioni.
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