Abbiamo dimenticato il nemico più feroce

Quando un nostro connazionale viene barbaramente assassinato all'estero dai fanatici di Allah o un terrorista islamico si fa esplodere dentro casa nostra, all'im­provviso siamo costretti a risvegliarci dal torpore ideologico del relativismo

Abbiamo dimenticato il nemico più feroce

Quando un nostro connazionale viene barbaramente assassinato all'estero dai fanatici di Allah o un terrorista islamico si fa esplodere dentro casa nostra, all'im­provviso siamo costretti a risvegliarci dal torpore ideologico del relativismo che ci porta a legittimare l'islam come religione a prescindere dai suoi contenuti violenti, del materialismo che ci induce a prostrarci al dio denaro costi quel che costi, del buoni­s­mo che ci limita ad elargire diritti senza esi­gere l'ottemperanza dei doveri.

Purtroppo quando accade è già tardi. Se andiamo a in­f­rangerci contro la punta dell'iceberg diven­ta arduo fronteggiare la realtà sottostante dell'iceberg che abbiamo ignorato, forse inconsapevolmente ma comunque irrespon­sabilmente.

Il nostro Franco Lamolinara è l'ultima vittima della cecità con cui l'Italia, l'Europa e l'Occidente favoriscono il pro­prio­suicidio sostenendo la crescita del radi­calismo islamico sia dentro sia fuori casa no­stra.

Immaginavamo che l'11 settembre del 2001 fosse l'apice della capacità offensiva di Al Qaida. Oggi dobbiamo ricrederci assi­stendo alla rapida ascesa e diffusione della più micidiale rete del terrorismo islamico globalizzato in Nigeria, Yemen, Iraq, Siria, Libia, Algeria, Territori palestinesi, Paki­stan, Afghanistan, Indonesia, Somalia, Su­dan. Altre forze radicali islamiche legate ai Fratelli Musulmani o alla galassia dei Salafi­ti hanno preso il potere in Egitto, Marocco, Tunisia, Libano.

E in casa nostra, ovunque in Occidente, la presenza del radicalismo islamico cresce giorno dopo giorno tramite la fitta rete di moschee, scuole coraniche, enti assistenziali e finanziari islamici, tribu­nali sharaitici.

È questa la realtà dell'ice­berg, della struttura sotterranea che alimen­ta una filiera dove, a partire dalla predicazio­ne dell'odio, della violenza e della morte contro ebrei, cristiani, infedeli ed apostati, si culmina prima o dopo nell'eliminazione fisica del nemico di Allah o nella sua sotto­missione all'islam. Purtroppo tutto ciò ci ve­de conniventi nella follia suicida di chi si è innamorato del proprio carnefice.

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