L'ultima battaglia fra israeliani e palestinesi non si combatte solo sul campo, ma per la prima volta la «guerra» viene lanciata via Twitter. I bombardamenti su Gaza e i missili che colpiscono lo Stato ebraico sono annunciati in tempo reale a colpi di «cinguettio». Non solo: le brigate di Hamas e l'esercito israeliano si scambiano Tweet al vetriolo promettendo di colpire i rispettivi leader.
Il 14 novembre il portavoce militare ebraico ha annunciato l'offensiva via Twitter. «Idf (l'esercito israeliano, ndr) ha lanciato un'operazione contro le organizzazioni terroristiche a Gaza a causa dei continui attacchi contro i civili israeliani». Poco dopo, ancora prima che venissero informati i media, rincarava la dose: «Il primo obiettivo, colpito alcuni minuti fa, era Ahmed al-Jabari, il capo dell'ala militare di Hamas». In contemporanea gli israeliani postavano in rete il filmato del bombardamento mirato che aveva incenerito il nemico numero uno a bordo della sua auto nella striscia di Gaza. Sulla pagina Facebook è apparso un manifesto con la faccia occhialuta di al-Jabari definito «il comandante dell'operazione che ha portato al rapimento di Gilad Shalit», il soldato israeliano tenuto in ostaggio a Gaza per 5 anni. Subito sotto, come se fosse un grande timbro, la scritta in bianco «Eliminato».
Le brigate al Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno risposto sempre con un cinguettio di guerra che non lascia dubbi: «Le nostre mani benedette raggiungeranno i vostri leader e soldati ovunque voi siate. Avete aperto le porte dell'inferno».
E a colpi di Tweet la «guerra» in rete continua con gli annunci di attacchi veri o presunti. Ieri pomeriggio i palestinesi strombazzavano che le loro brigate hanno «bombardato Ashdod e Majdal (città israeliane, ndr) con 10 missili Grad». E ancora: «La resistenza ha colpito Tel Aviv. Occhio per occhio», oppure «Un vostro caccia è stato abbattuto».
Gli israeliani ammettono che «un razzo ha colpito i dintorni di Gerusalemme». Un altro Tweet raccomanda «agli operativi di Hamas, siano essi leader di basso o alto livello, di non mostrare la loro faccia in questi giorni». Ieri i cinguettii dell'esercito ebraico annunciavano che «sono stati centrati 600 obiettivi a Gaza comprese infrastrutture e rampe di lancio sotterranee». E ancora: «340 razzi hanno colpito Israele dall'inizio dell'operazione Pilastro difensivo (...) 86 missili lanciati da Gaza sono stati intercettati» in sola mezza giornata ieri.
L'account Twitter delle forze armate ebraiche ha registrato un boom di 50mila nuovi iscritti in 24 ore. L'obiettivo è informare direttamente l'opinione pubblica battendo sul tempo i media tradizionali. Oltre ai 160 caratteri dei cinguettii di guerra vengono pubblicati in rete immagini di civili israeliani chiusi nei bunker e bombardamenti mirati a Gaza per far vedere che si cercano di evitare vittime civili. Oltre a poster con messaggi stile radio Londra durante il secondo conflitto mondiale, come la scritta bianca su sfondo rosso che ricorda: «I terroristi palestinesi a Gaza hanno lanciato 12mila razzi contro Israele negli ultimi 12 anni». E un Tweet dell'esercito pone una domanda per il pubblico internazionale: «Cosa fareste se i missili avessero colpito il vostro Paese?».
Dalla Striscia hanno sempre risposto con immagini vere o presunte di bambini maciullati dalle bombe. Questa volta via Twitter i diari di guerra arrivano in tempo reale.
Una blogger di Gaza, che si chiama Rana, descrive da due giorni i bombardamenti: «Oltre dieci esplosioni in questo momento a Gaza, in meno di 60 secondi». Attacchi non solo dal cielo, ma pure del mare con tanto di foto scattate con il cellulare postate in rete con l'audio delle bombe che piombano sulla Striscia.www.faustobiloslavo.eu
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