Charlene, la principessa triste prigioniera dell’erede che non c’è

La moglie di Alberto sarebbe vincolata da un accordo: deve restare con lui finché non gli dà un figlio legittimo. Che non arriva (al contrario dei tre illegittimi)

Charlene, la principessa triste prigioniera dell’erede che non c’è

Peggio della tristezza cosa c’è? Charlene di Monaco lo sa. Dopo il matrimonio con lacrime, la luna di miele in due alberghi diversi, il terzo figlio illegittimo di lui scoperto alla vigilia delle nozze, ora è la volta dell’incubo infertilità. Non c’è pace per Charlene. Sempre più triste, angosciata, depressa. Incapace di dare un erede al principe, sembra ormai aver indossato i panni di una nuova Soraya, l’emblema delle principesse tristi, ripudiata dallo Shah di Persia perchè anche lei senza eredi da dare al sovrano. Oggi tocca a Charlene, è lei la principessa triste di quest’epoca. E non ci sono sconti, ma anzi, un certo accanimento sì.
Non è mai sembrata felicissima, Charlene.
Tanto meno il giorno delle sue nozze con Alberto. Sguardo spento, lontano, vuoto. Solo per un istante, quando ha incrociato gli occhi dello sposo, ha sussultato e si è messa a piangere. Lacrime di rabbia, di disperazione. L’imbarazzo riempiva la sala. Lei, incontinente, non riusciva a smettere, lui impacciato a consolarla. Prima, a pochissimi giorni dalle nozze erano circolate voci terrificanti sulla coppia. Aveva addirittura tentato la fuga dal castello, covando per un istante il sogno coraggioso di ribaltare il distino. Voleva correre via, lontano dal Principato, ma era tardi. Le guardie erano già arrivate a riprenderla per scortarla a Corte e il matrimonio si era dovuto celebrare sotto lo sguardo severo del padre di lei che mai avrebbe voluto rinunciare ad un matrimonio così prestigioso.
Charlene non aveva retto all’ultimo segreto svelato su Alberto. Alla vigilia delle nozze era spuntato un terzo figlio, illegittimo, nato quando già loro stavano insieme. Il principe, già padre di Alexandre, 6 anni, avuto dall’ex hostess togolese Nicole Coste, e di Jazmin, 19 anni, nata da un flirt con l’americana Tamara Rotola, le era stato infedele prima ancora delle nozze. Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Il peggio viene ora, ora che è prigioniera insofferente nel castello in attesa di dare un erede ad Alberto, che - ironia della sorte -ha avuto figli con tutte tranne che con lei. Lei, che aveva firmato un «patto» con il principe, strappato in extremis, braccata dalle guardie. Charlene sarebbe rimasta incinta e dopo il parto i due avrebbero potuto prendersi le loro libertà. Sembrava un buon compromesso, le era sembrato ragionevole per scongiurare uno scandalo internazionale. Lui d’altronde, aveva già dimostrato di essere in grado di avere figli, lei è giovane, 33 anni. E invece niente. Il suo corpo non ne vuole sapere.
L’atmosfera al castello sulla rocca non è tra le più felici per la bionda ex nuotatrice. E le voci sulla sua insofferenza crescono. Nelle cerimonie ufficiali la principessa si sforza di mostrare un sorriso stampato sulle labbra, mentre nel privato è sempre più disperata. Il problema è dinastico: Alberto ha già avuto tre figli in passato fuori dal matrimonio, ma nessuno di loro può succedergli al trono.
E così il castello dorato, riferiscono le voci rimbalzate sui media, si è trasformato in una prigione, anche se la consorte del principe Alberto continua a farsi vedere in pubblico. Inaugura asili e «foyer» per fanciulli, spesso da sola, premia i vincitori del «Montecarlo Masters di Tennis». Appare sempre radiosa ed in forma, ma sfodera sorrisi di circostanza. E sembra che la crisi tra i due coniugi, ad appena un anno dalla celebrazione, a Montecarlo, delle fastose nozze stia precipitando. «Eppure - dichiara Leonardo Saviano, storico del Principato di Monaco - non c’è nulla che faccia sospettare la crisi».

«La principessa Charlene ha recentemente inaugurato al Museo Oceanografico, diretto da Robert Calcagno, “L’ile aux tortues“, uno spazio interamente dedicato a tartarughe provenienti dal Mali, la principessa sembrava perfettamente a proprio agio, serena, raggiante. Lo ripeto - prosegue Saviano - nulla lascia presagire aria di crisi nel Principato». Eppure gli occhi di Charlene, tristi e desolati, parlano per lei.

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