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Cipro, tafferugli davanti al Parlamento

Secondo indiscrezioni l'Europa pronta a chiedere il blocco dei conti. Standard&Poor's abbassa la valutazione

Cipro, tafferugli davanti al Parlamento

A Cipro manca ancora un accordo con l'Eurozona, dopo che il Parlamento ha bocciato un piano d'aiuto da dieci miliardi. E la situazione rimane tesa, con il rischio default mai così vicino. Secondo i media locali tafferugli si sono sviluppati tra manifesti e polizia davanti alla sede del Parlamento locale.

Tra chi protesta molti dipendenti della Laiki Bank, che al momento rischia la chiusura, fortemente esposta sul debito greco e sull'orlo del crack. La Banca centrale cipriota, che ha confermato la garanzia sui depositi, ma solo fino a 100mila euro, ha annunciato lo smantellamento dell'istituto, ma la prosecuzione delle attività, scorporate tra Bank of Cyprus e una bad bank.

La preoccupazione dell'Europa è che, quando riapriranno le banche, si assista a una fuga di capitali dall'isola. Sono già previsti ingenti trasferimenti di denaro. Per questo indiscrezioni non confermate dicono che si starebbe pensando, in sede comunitaria, a bloccare i conti isolani. I risparmiatori temono probabilmente che possa tornare alla carica l'idea di un prelievo da applicare sui loro soldi, o comunque che la situazione dell'economia si ripercuota su di loro.

La Bank of Cyprus ha fatto oggi appello al governo perché trovi un nuovo accordo, dopo il fallimento della prima proposta. Secondo l'istituto di credito "l'economia cipriota è sull'orlo del baratro e in una situazione fragile, la prossima mossa potrebbe significare la sua salvezza o la sua distruzione". La Bce ha detto che lunedì scadrà la liquidità d'emergenza per le banche cipriote.

Indiscrezioni vorrebbero Nicosia pronta a finanziare un nuovo progetto con l'emissione di bond garantiti dalle future entrate derivanti dallo sfruttamenti di giacimenti di gas al largo delle sue coste meridionali. Per arrivare alla cifra di 5,8 miliardi, che si voleva inizialmente ottenere dai prelievi sui conti, si sfrutteranno anche le riserve auree, contributi forniti dalla chiesa ortodossa e asset dei fondi pensionistici.

La banca centrale ha intanto smentito le voci di chiusura della Cyprus Popular Bank, il secondo più importante istituto creditizio dell'isola e sottolineato che saranno garantiti i depositi fino a 100mila euro.

In serata la conferma dei problemi economici di Cipro anche nel taglio del rating da parte di Standard&Poor's: CCC con outlook negativo.

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