La commissione ambiente del Parlamento europeo approva il rapporto "Meccanismo UE di protezione civile"

La Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo, riunita a Bruxelles, ha approvato il rapporto sul "Meccanismo di protezione civile per l'Unione per il periodo 2014-2020"

La commissione ambiente del Parlamento europeo approva il rapporto "Meccanismo UE di protezione civile"

La Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo, riunita a Bruxelles, ha approvato il rapporto sul "Meccanismo di protezione civile per l'Unione per il periodo 2014-2020".

Secondo la relatrice del provvedimento, la parlamentare europea (Pdl-Ppe) Elisabetta Gardini, "questa relazione mira a creare un meccanismo europeo di protezione civile che aiuti gli Stati membri nella preparazione e nell'intervento in caso di catastrofi di ogni tipo - naturali o causate dall'uomo - all'interno e all'esterno dell'Unione. Con il cambiamento climatico e l'urbanizzazione vediamo che questo tipo di disastri accadono e accadranno sempre più spesso con un effetto sempre più distruttivo. Per questo motivo dobbiamo essere pronti ad affrontare le situazioni di emergenza a livello europeo e con un vero coordinamento europeo".

Obiettivo del "Meccanismo europeo di protezione civile" è fornire un approccio integrato per la gestione delle catastrofi. La nuova legislazione prevede disposizioni che renderebbero l'Europa nel suo insieme più preparata di fronte a fenomeni ambientali quali ad esempio alluvioni, terremoti, eruzioni, maremoti. Una di queste è la messa a disposizione volontaria di attrezzature da parte degli Stati membri in occasione delle situazioni di emergenza. Inoltre, la normativa cerca di favorire la mappatura dei rischi in tutta l'Unione, strumento questo che potrebbe aiutare la predisposizione di una più efficiente reazione ai disastri.

"Inoltre, una nuova politica dell'Ue in materia di protezione civile ridurrebbe i costi per l'economia europea favorendo in questo modo la crescita in Europa e contribuendo agli obiettivi di Europa 2020", ha sottolineato la relatrice Gardini.

La proposta prevede inoltre indicatori per misurare i progressi compiuti ed agirà su tre assi principali: il raggiungimento di un elevato livello di protezione contro le calamità attraverso la promozione e la riduzione dei suoi effetti e

promuovendo una cultura della prevenzione; il miglioramento della preparazione dell'Unione in termini di reazione ai disastri e la facilitazione di interventi di emergenza rapidi ed efficaci in caso di catastrofi.

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