Stanno bene i quattro reporter bloccati in Siria. Lo dice una fonte vicina ai ribelli siriani che assicura: "Sono stati fermati e e non sequestrati. Saranno presto liberati e accompagnati in Turchia. Sono in buone condizioni di salute e i combattenti che li hanno fermati li trattano benissimo e già domani potrebbero rientrare in Italia". I ribelli starebbero effettuando solo "accertamenti per verificare che si tratti di giornalisti e non di spie come pensato in un primo momento".
Parole che confortano, ma che non placano l'ansia per la sorte del giornalista Rai Amedeo Ricucci, il fotografo Elio Colavolpe, il documentarista Andrea Vignali e la freelance Susan Dabbous, nelle mani dei ribelli ormai da diverse ore. I quattro erano nel Paese per girare un reportage per la trasmissione "La storia siamo noi". Sono in corso contatti costanti per garantirne il rilascio, ma fonti riservate vicine alla vicenda fanno notare come "casi del genere siano border-line", e dunque "i più delicati" da risolvere. L’Unità di Crisi della Farnesina si è attivata subito ed è in costante contatto con i familiari.
I quatrro reporter sono stati presi in una zona del nord del Paese in larga parte controllata dai ribelli dove i combattimenti sono frequenti e già molti operatori dei media
stranieri sono stati rapiti, imprigionati o fermati. Vista la vicenda delicata, la Rai chiede un "responsabile silenzio stampa: notizie sommarie o imprecise potrebbero nuocere all’incolumità dei colleghi, nostra unica priorità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.