Un nuovo capitolo del Datagate mette di nuovo i servizi segreti statunitensi e britannici al centro del mirino. Le rivelazioni di Edward Snowden questa volta interessano i giorni del G20 tenutosi a Londra nel 2009. A quanto scrive il Guardian in quell'occasione americani e inglesi avrebbero intercettato le conversazioni delle delegazioni straniere e spiato i loro computer.
Il quotidiano britannico basa il suo scoop su alcuni documenti resi pubblici da Snowden. Svela che al centro del sistema di spionaggio messo in piedi a Londra ci sarebbero state personalità di rilievo come il ministro delle Finanze turco e che all'attività avrebbero partecipato anche alcuni agenti del Nsa americano, che avrebbero rivolto la loro attenzione al presidente russo Dmitri Medvedev. Il sistema utilizzato dai servizi segreti? Un mix di internet point fallati da software-spia e il controllo dei Blackberry dei partecipanti all'incontro.
style="line-height: 1.538em;">Le rivelazioni del Guardian arrivano a poche ore dall'apertura del G8. Non è escluso che la portata dello scoop generi più di qualche imbarazzo ai partecipanti.
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