I soldati tedeschi? Combatteranno part time

I militari tedeschi potranno fare ampio ricorso al part-time e al lavoro condiviso. L'idea è di Ursula von der Leyen, ministra della Difesa della Germania. Ripresa dalla Sueddeutsche Zeitung, la ministra ha sottolineato che le forme di lavoro alternative al tempo pieno hanno giovato all'economia: la Difesa è pronta ad allinearsi. Il ragionamento dell'esponente Cdu non fa una grinza: abolita la naja ormai da tre anni, la Bundeswehr deve rendersi più appetibile agli occhi delle nuove leve. In questo senso, oltre a una carriera sicura, le Forze armate devono offrire anche solidi benefit sociali.
Già oggi circa 10 mila civili e mille graduati inquadrati nelle Forze armate tedesche lavorano a tempo parziale. I piani del governo prevedono che nei prossimi anni il numero di effettivi della Difesa tedesca scenda da circa 250 verso quota 185 mila: allo stesso tempo però, argomenta la ministra, al crescere del numero dei compiti che verrà svolto part-time, potrà crescere il numero dei dipendenti della Bundeswehr. Più soldati per meno posti. Costo previsto dell'operazione: 300 milioni di euro l'anno. Una cifra tutto sommato modesta rispetto, per esempio, all'aumento delle pensioni per le mamme tedesche voluto dall'Spd che peserà sulle casse dello Stato per 4,4 miliardi solo per il primo anno.
Anticipato dal giornale pubblicato a Monaco, il piano di von der Leyen prevede che chi lavora per un alto numero di ore possa recuperarle con la nascita di un figlio. Ovviamente chi farà ricorso al part-time sarà escluso dalle missioni all'estero e dalle esercitazioni. Da mesi von der Leyen sostiene che le Forze armate debbano trasformarsi per diventare più amiche delle famiglie tedesche. A marzo la ministra ha inaugurato un asilo nido all'interno dell'Accademia militare di Neubiberg, nei pressi di Monaco, e si è fatta fotografare fra bambini e ufficiali. Nessuno si è permesso di accusarla di fare propaganda visto che von der Leyen coniuga un'intensa carriera politica - prima donna a guidare la Difesa, è indicata da tutti come l'erede politica di Angela Merkel - con una non meno vivace vita familiare (è madre di sette figli). D'altro canto l'ex ministra della Famiglia e del Lavoro non può neppure essere accusata di voler trasformare le Forze armate in una nursery. Nuotando controcorrente rispetto al diffuso antimilitarismo dei tedeschi, assieme al ministro Spd degli Esteri Frank-Walter Steinmeier e con la benedizione del presidente Joachim Gauck, Ursula von der Leyen vuole una presenza più assertiva dei militari sulla scena internazionale.


Così, a inizio anno la Bundeswehr è stata inviata in Mali a dare copertura logistica a una missione militare francese. E a metà giugno la ministra ha promesso al vicesegretario generale dell'Onu, Jan Eliasson, un maggiore impegno sui teatri internazionali dei graduati tedeschi. Almeno di quelli a tempo pieno.

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