Roma Sono stati interrogati presso l'ambasciata indiana a Roma Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontana e Alessandro Conte, gli altri quattro fucilieri di marina coinvolti insieme con Massimiliano Latorre e Salvatore Girone - attualmente trattenuti in India con l'accusa di omicidio di due pescatori - nel caso della «Enrica Lexie», la petroliera italiana che i marò avevano l'incarico di scortare. I quattro militari sono stati accompagnati all'ambasciata dall'inviato del governo italiano Staffan De Mistura. Con i marò c'era anche Carlo Sica, dell'Avvocatura dello Stato, che segue i legali indiani di Latorre e Girone. De Mistura e Sica non hanno assistito all'interrogatorio dei quattro, che è stato condotto dalla Nia, l'agenzia indiana che si occupa di antiterrorismo, in videoconferenza.
Voglino, Andronico, Fontana e Conte sono stati ascoltati singolarmente, con l'ausilio di traduttori. Il premier Enrico Letta, in consonanza con De Mistura che aveva parlato nel pomeriggio, ha definito l'interrogatorio dei quattro militari italiani «un sviluppo significativo in vista della conclusione dell'indagine».
Tempi e modalità per l'interrogatorio erano diventati nelle ultime settimane uno dei nodi più spinosi nel negoziato tra New Delhi e Roma. Sul punto l'Italia si è dimostrata molto ferma e decisa a non far partire i quattro alla volta dell'India, autorizzando però che venissero ascoltati in videoconferenza dagli inquirenti di New Delhi.
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