Lettere avvelenate a Obama e Bloomberg dai fanatici delle armi

Tracce di ricina nelle missive intercettate a Washington e a New York: è la replica delle minacce del mese scorso

Il sindaco di New York, Michael Bloomberg
Il sindaco di New York, Michael Bloomberg

Mettersi contro la lobby delle armi da fuoco in America può essere molto pericoloso. Il presidente Barack Obama e Michael Bloomberg, ricco e potente sindaco di New York, ne sono consapevoli e da ieri ne hanno un motivo in più. Assai inquietante, anche se finora non risulta che nessuno sia rimasto intossicato: una lettera contenente tracce di ricina, un veleno mortale se ingerito o inalato dall'uomo anche in quantità minime, è stata infatti intercettata prima che fosse recapitata alla Casa Bianca e altre due all'indirizzo del settantunenne miliardario, che ormai da quasi 12 anni è il primo cittadino della metropoli americana per eccellenza. Anzi, agli indirizzi: una prima è arrivata venerdì scorso negli uffici di Manhattan del sindaco, mentre una seconda è stata consegnata domenica presso la sede dell'associazione no-profit di cui Bloomberg è presidente a Washington.
La prima lettera è stata resa inoffensiva dall'attenzione di un funzionario pubblico, che si è accorto che sulla busta non c'era l'indicazione del mittente. L'inoltro al sindaco è stato bloccato, e Bloomberg non ha nemmeno mai visto il plico di persona. Quanto alla seconda missiva, essa ha tolto qualsiasi dubbio sul significato di simili intimidazioni: l'associazione «Mayors against illegal guns», che lo stesso Bloomberg ha fondato nel 2006, è riservata infatti ai sindaci americani che si impegnano per limitare le vendite delle armi da fuoco e chiedere su di esse maggiori controlli. Anche il testo, peraltro, era inequivocabile, in quanto conteneva minacce a Bloomberg con riferimenti alle sue posizioni sulle armi da fuoco».
L'Fbi ritiene che l'autore delle tre lettere, che risultano spedite da un'area che comprende il Texas, l'Arkansas e la Louisiana, sia la stessa persona. Gli specialisti sono al lavoro per cercare di rilevare il Dna del mittente e giungere alla sua identificazione. Nella lettera inviata a Obama si legge una minaccia del seguente tenore: «Quello che c'è in questa lettera è niente rispetto a quanto ho in mente per te».
La memoria è subito andata a quelle missive al veleno che già in aprile, dopo l'attentato alla maratona di Boston, furono intercettate all'ultimo minuto prima che fossero recapitate al presidente Obama alla Casa Bianca e ad alcuni senatori conosciuti per il loro impegno contro la diffusione delle armi da fuoco. L'Fbi ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali nessi tra questi episodi e quelli che riguardano Bloomberg. Sullo sfondo c'è il ricordo sinistro dell'ondata di lettere all'antrace che dopo l'11 settembre 2001 uccisero cinque fra parlamentari e giornalisti americani.
Bloomberg, noto per il suo carattere tenace e per la sua tendenza a impegnarsi personalmente in «crociate» volte al bene pubblico (ma non sempre apprezzate dai suoi destinatari, come nel caso di quella contro le maxibibite zuccherate), ha reagito senza lasciarsi intimidire. «Quest'anno - ha scritto in un comunicato - dodicimila persone in America saranno uccise con armi da fuoco, e diciannovemila si suicideranno con armi da fuoco». Una vera e propria strage, insomma, «e noi - conclude il sindaco di New York - non abbiamo alcuna intenzione di abbandonare i nostri sforzi».
Nelle stesse ore in cui venivano scoperte le lettere al veleno contro Bloomberg, la Camera e il Senato della California hanno infatti approvato una serie di disegni di legge sul controllo sulle armi da fuoco, che vanno ad affiancarsi a norme già severe. Così, i californiani che vorranno acquistare munizioni dovranno fornire le proprie informazioni personali e pagare 50 dollari per un «controllo del background».

La ricina è una proteina vegetale presente nel rivestimento dei semi della pianta del ricino comune. Può uccider sia per ingestione sia per inalazione sia per penetrazione attraverso le mucose (naso, occhio), ma può venire assorbita dalla pelle anche intatta. Gli effetti sono molto rapidi se viene ingerita o inalata. I sintomi sono simili all'avvelenamento da cianuro. Se inalata provoca seri danni ai polmoni nell'arco di 8 ore e può uccidere in 3 giorni.

Se invece viene ingerita, causa dopo diverse ore disturbi gastrointestinali con diarrea ematica, formazione di coaguli nei vasi sanguigni e danni agli organi interni. Seguono vomito, ipertensione, tachicardia e contrazioni tetaniche. 3 o 4 grani possono provocare la morte in un bambino, 15 negli adulti.

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