L'ultima gaffe di Hollande: la sua Marianna è una Femen

L'ultima gaffe di Hollande: la sua Marianna è una Femen

Non se ne era accorto, dicono. Del resto su quel francobollo appare una Marianna boccolosa e morbida, carnale e carnosa, ma non ha mica il petto fuori, non è che si veda il seno con la scritta, non è che alzi le braccia urlando e mostrando il corpo nudo per protestare. Quindi Hollande, il presidente, non si era potuto accorgere che la nuova Marianna del 2013, quella finita sui francobolli stampati per l'anniversario della Rivoluzione e presentati l'altro giorno, 14 luglio, storica presa della Bastiglia come insegnano su tutti i manuali (questo François se lo ricordava, ci mancherebbe), che insomma l'immagine scelta per rappresentare la donna di Francia fosse una ucraina, Inna Shevchenko, non celebre per parentele col calciatore bensì come leader delle Femen. Le attiviste a seno nudo. Le superfemministe che hanno conquistato copertine e pagine di giornali e riviste nell'ultimo anno, con i loro blitz da una città all'altra, con i loro «assedi» ai politici.
Per esempio, neanche un mese fa una delle Femen ha tentato di avvicinarsi, sempre in solita tenuta a petto nudo, proprio a Hollande (e non gli stava gridando: «Bravo, quanto ti stimo»). Si capisce che questo faccia anche onore a Hollande, insomma l'essere passato sopra al fatto che quelle signore da lui omaggiate lo schifino tale e quale tutti gli altri obiettivi delle loro proteste, un segno di nobiltà d'animo che è stato apprezzato soprattutto dalla stessa Inna, bella e bionda, sorpresa di tanto onore: «La Francia ha sempre riconosciuto il ruolo delle donne che lottano: è un simbolo per tutto il mondo». Poi su twitter ha aggiunto qualche pensiero delicato: «Le Femen sono su un francobollo francese, ora tutti gli omofobi, gli estremisti, i fascisti dovranno leccarmi il c... quando vorranno spedire una lettera».
Si capisce che in Francia qualcuno, oltre alla stessa Inna, si sia stupito. Primo: perché madamoiselle Shevchenko non è francese, anche se ha ottenuto diritto d'asilo Oltralpe. In passato Marianne sono state, per esempio, le francesissime Brigitte Bardot, Sophie Marceau, Catherine Deneuve. Secondo: perché secondo le intenzioni di Hollande, la nuova Marianne dovrebbe rappresentare «la gioventù», «causa nazionale» del suo governo; quindi si deduce che la sua immagine di gioventù sia quella un po' circoscritta di rabbia, provocazione, protesta anche choc. Come se essere giovani sia soltanto lottare e combattere sotto un vessillo. Come se non ci fosse esistenza senza ideologia, insomma. Ed è per questo che la scelta di Inna Shevchenko come simbolo del Paese ha irritato molti (non solo sostenitori del «purismo» della Marianna) e il partito dei Cristiano democratici ha invitato a boicottare il nuovo francobollo.
L'artista che l'ha disegnato, Olivier Ciappa, ricorda che la stessa Marianna di Delacroix, la donna al centro del suo famoso dipinto La libertà che guida il popolo, aveva il seno fuori dal vestito. «Per me Marianne nel 1789 sarebbe stata una Femen» ha detto. Invece per la «Primavera francese», movimento ultracattolico, questa Marianna è «cristianofoba, astiosa e ideologa come il governo». Per alcuni, trovarsi il volto di Inna è stata «una bella sorpresa», e non si sa se l'accento fosse più su «bella» o su «sorpresa».
Non si sa nemmeno, di preciso, perché Hollande abbia scelto proprio il volto di Inna (il presidente non si era accorto di chi fosse, ma la decisione finale, fra le varie proposte di Olivier Ciappa, è spettata a lui).

Gli saranno piaciuti i capelli, o forse la bocca prominente, o forse il gesto sospeso della mano. Forse il cappellino. Chissà. Si sa che Hollande attrae le donne (nonostante la fama budinesca), ma appena le tocca scoppia un guaio: basta chiedere a Ségolène e Valérie...

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