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Madrid litiga sulla metropolitana di Puerta del Sol targata Vodafone

La fermata "venduta" alla compagnia telefonica in cambio di un milione l'anno. In tempi di crisi, l'amministrazione madrilena punta sugli sponsor

Manifestanti spagnoli a Puerta del Sol
Manifestanti spagnoli a Puerta del Sol

In Spagna c'è già chi è pronto a scagliare la prima pietra, accusando l'amministrazione di Madrid di essersi svenduta un pezzo di città. Ma forse anche chi si fa due conti in tasca, calcolando quanto spende ogni anno per un servizio di trasporto pubblico molto efficiente, ma non particolarmente a buon mercato.

Forte di dodici linee della metropolitana, la città spagnola ha qualche problema per mantenere attivo il suo sistema di trasporto pubblico. E per rimpinguare un po' la cassa ha pensato di ricorrere a un mezzo che non tutti hanno gradito. Se già i team sportivi prendono il nome del proprio sponsor - si sono chiesti - perché non fare lo stesso con una stazione della metro?

Lo scambio è di quello che si definiscono win-win. Lo sponsor, in questo caso la Vodafone, ha ottenuto che la fermata di Puerta del Sol cambi nome, diventando Vodafone Sol, in un rebranding vantaggioso anche per la città, che porterà nella casse comunali un milione di euro all'anno, non abbastanza per aiutare a coprire quel deficit da 800 milioni che si registra ogni anno, ma comunque sufficientemente sostanzioso da rappresentare il 10% degli introiti pubblicitari raccolti ogni dodici mesi.

In tempi di crisi la via madrilena è quella di turarsi il naso, mettendo al bando la "schizzinoseria".

Una mossa destinata a suscitare parecchie polemiche, soprattutto tra chi fa presente che Puerta del Sol ha anche su di sé il valore simbolico del luogo dove, due anni fa, prese il via il movimento di protesta che tenne per settimane gli spagnoli in strada, per chiedere un rinnovamento politico ed economico.

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