Marò, il ministro indiano: "Processo di due o tre mesi"

Il ministro degli esteri indiano ribadisce: "Salvatore Latorre e Massimiliano Girone non rischiano la pena di morte: se uno agisce in buona fede, non c’è colpevolezza penale"

Marò in commissariato per la firma settimanale
Marò in commissariato per la firma settimanale

Durerà due o tre mesi al massimo il processo a Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Lo assicura il ministro degli esteri indiano Salman Kurshid in visita a Mosca, ribadendo che i fucilieri italiani, accusati di aver ucciso due pescatori indiani, non rischiano la pena di morte: "Negli ultimi 10 anni sono state decise due o tre esecuzioni, in gran parte per terrorismo o crimini molto gravi per l’uccisione di molte persone", ma non è il caso dei marò che "non hanno ucciso molte persone.

"Se uno agisce in buona fede, non c’è colpevolezza penale", ha detto il ministro, spiegando che nella legge indiana esiste "un’attenuante molto cruciale, quella della buona fede".

Per questo ha auspicato che Emma Bonino "venga informata a breve adeguatamente" sul caso e che "possa metterlo nella giusta prospettiva per andare avanti". Secondo il ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid i marò non rischiano la pena di morte.

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