Marò, ricorso respinto: giurisdizione resta indiana

Nuovi guai per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti dallo scorso febbraio con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani. L'Alta Corte del Kerala respinge il ricorso italiano

Marò, ricorso respinto: giurisdizione resta indiana

Respinto il ricorso del governo italiano sulla giurisdizione da applicare al caso dei due marò detenuti in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in carcere dal febbraio scorso per la morte di due pescatori indiani. Lo ha stabilito l'Alta Corte del Kerala. Formalizzati i capi di accusa, gli stessi sono stati acquisiti dal giudice istruttore che li ha trasmessi ad un tribunale di primo grado per l’inizio del processo. La notizia è stata anticipata dall'agenzia Ansa, informata da un membro della delegazione italiana che ha seguito l’udienza.

Gli avvocati dei due militari avevano insistito sulla contestazione delle accuse avanzate dalla polizia e sul fatto che i due marò erano funzionari dello Stato in servizio sulla petroliera Enrica Lexie per cui la giurisdizione prevalente è quella italiana.

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