Sono apparsi seduti insieme, le spalle che si toccavano, la mano di Obama in quella di Michelle. Sorridenti, complici, a loro agio. Per Natale hanno concesso una intervista di coppia, la prima dopo la vittoria del 6 novembre e hanno deciso di raccontare un po' della loro intimità a una delle giornaliste più famose d'America. Barbara Walters ha chiesto a Mr. President come faccia, dopo vent'anni di matrimonio compiuti da poco, a «mantenere il fuoco vivo» nella relazione: e il segreto di coppia degli Obama è diventato subito di culto. La risposta del presidente è stata seria come al solito, quando si tratta del rapporto con la moglie (in cui è sempre bene in chiaro che è lei, Michelle, a comandare e che qualunque sgarro si paga caro, da quelle parti): «Siamo sposati ormai da vent'anni» dice facendo una piccola pausa e aspettando la conferma di Michelle e «ci sono alti e bassi», ma «se ci si impegna nei momenti difficili, allora il rispetto e l'amore che si provano diventano più profondi».
Insomma non bisogna mollare e questa ricetta così semplice e chiara sembra sia quella seguita anche da tutti i suoi predecessori alla Casa Bianca: tenere duro sempre, qualunque cosa succeda. Vale per lui e vale soprattutto per lei. Vale anche se ci sono tradimenti, umiliazioni, bugie sbugiardate davanti al mondo: una volta che abitano per qualche anno al 1600 di Pennsylvania avenue marito e moglie diventano inseparabili. Incollati da un potere ancora più forte di quello dell'amore, che come raccontano i dati sui matrimoni falliti e i divorzi in aumento può spezzarsi, e neanche troppo faticosamente: il potere del potere, quello più alto, quello al centro del mondo, quello che ti investe come un'istituzione. Forse è anche per via del fatto che, per arrivare alla Casa Bianca, il presidente e la first lady hanno dovuto superare la campagna elettorale e quindi la loro vita di coppia è stata radiografata, analizzata, resa pubblica e commentata in ogni modo; e perciò, se hanno retto la prova e anzi l'hanno vinta, i due devono essere davvero solidi. E poi dopo. Dopo lo sminuzzamento della vita privata continua, e se reggi (devi reggere: puoi mollare le redini del centro del mondo per la banalità delle corna, per la meschinità umana?) a quel punto niente potrà più distruggere un rapporto che ha resistito a tutto, e con quel tutto si è fortificato, ne è uscito cementificato, come certi pavimenti in cui tra le fughe delle piastrelle non si intravedono spazi vuoti, neanche di pochi millimetri.
Obama non ha risposto così a Barbara Walters ma ha fatto intendere che la vita e la politica impongono una disciplina, pur nel romanticismo: lui non si dimentica mai la parola amore, gli Obama non sono solo un'azienda, non sono una fabbrica del potere come i Clinton, non sono una dinastia come i Kennedy, non sono istituzionali come i Bush, non sono compassati, non sono finti. Michelle e Barack, nell'intervista e come in tutte le altre occasioni pubbliche sono una coppia, e non soltanto un presidente e una first lady. E questo anche con qualche eccesso di retorica, anche quando lui ha detto: «L'America ti ama, Michelle»; o quando alla Walters, che gli ha chiesto perché nella foto dell'abbraccio, quella dei «four more years» che è diventata la più ritwittata della storia, lui stringa così forte la moglie, ha risposto: «Perché la amo molto».
In bocca a un altro sarebbero frasi stucchevoli, ma dette da un presidente che passa per fedele (niente a che vedere con Jfk, ma neanche con Clinton) ed è pure un bell'uomo sembrano solo la prova che anche alla Casa Bianca l'amore è entrato nel ventunesimo secolo: e il suo emblema è una coppia affascinante e reale. Una coppia passionale, al di là delle battute pro elettorato. E infatti Michelle - nonostante l'ambizione e il presenzialismo - è amatissima dal popolo americano: la sua popolarità è sempre aumentata negli anni.
Michelle Obama è la first lady che alla domanda assurda se preferisse il marito con gli slip o coi boxer ha risposto, con la sicurezza del successo: «Con nessuno dei due». Era a ridosso delle elezioni, Barbara Walters se lo sarà ricordata, pure lei.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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