È una delle peggiori, forse la peggiore tragedia in una scuola dell'America negli ultimi decenni. Sono 27 le vittime - di cui 20 bambini - della sparatoria avvenuta ieri in una scuola in Connecticut. Newtown è una piccola cittadina di provincia, poco meno di 30mila abitanti, 120 chilometri a nord-est di New York, in una contea ricca e tranquilla. Le modalità dell'uccisione delle piccole vittime sono terribili: un colpo alla testa per ognuno, come in un'esecuzione. «Non è possibile», «Non ci posso credere, in una città così piccola non abbiamo mai visto nulla di simile»: questi sono alcuni commenti rilasciati dei genitori terrorizzati davanti alle telecamere delle tv locali. E in serata il presidente Obama ha parlato alla nazione quasi in lacrime, lamentando la tragica fine di «bei bambini di 5-10 anni», invitando i genitori ad abbracciare i figli e invocando un accordo «oltre la politica» per arginare la diffusione delle armi, così facile in America.
Alle 9 e 40 del mattino ora locale - pomeriggio in Italia - scolari e maestri della scuola Sandy Hook - elementari e asilo - hanno sentito il rumore di spari. Alcuni bambini hanno poi raccontato d'essere stati trascinati nelle classi dagli insegnanti, che li avrebbero fatti nascondere sotto i banchi. Uno dei maestri ha chiamato il 911, il numero per le emergenze, chiedendo l'intervento della polizia. Quando questo giornale andava in stampa era ancora poco chiara la dinamica dei fatti. Le emittenti americane mandavano in onda le immagini di un edificio circondato dalle ambulanze, dalle automobili della polizia, dai veicoli dei pompieri, con agenti con fucili d'assalto che perlustravano i boschi circostanti.
In altre immagini, gli insegnanti aiutavano bambini in fila indiana a evacuare la scuola. A sparare sarebbe stato un italoamericano poco più che ventenne, Adam Lanza, pesantemente armato, con indosso un giubbotto antiproiettile, il genitore di un bambino si era pensato inizialmente, poi è emerso che sua madre lavorava come insegnante proprio in quella scuola: ha ucciso anche lei insieme a diversi suoi alunni. Adam Lanza è morto suicida dopo aver sparato almeno cento colpi d'arma da fuoco: «Eravamo in palestra è ho sentito dei forti bang"», ha raccontato un bambino. Nel caos delle notizie ancora da confermare i media americani parlavano di un complice - e in effetti un fratello del killer è stato fermato per essere interrogato: si proclama estraneo - di due pistole, di un fucile calibro .223, di un altro fratello trovato ucciso in una casa del New Jersey. Di certo c'è l'alto numero delle vittime - 27 secondo l'Associated Press, numero che la polizia locale non ha voluto confermare in prima serata - ci sono quei bambini uccisi, lo psicologo della scuola morto assieme al preside. Ma non sembra che fosse il direttore scolastico, l'obiettivo dell'assassino, che ha colpito molto più probabilmente per odio folle verso la sua famiglia nell'orario in cui le classi si riempivano, in un momento particolarmente allegro dell'anno, a pochi giorni dalle vacanze di Natale, nel mezzo delle festività ebraiche di Hanukkah, commentano scossi i giornalisti delle tv americane.
Il sito dell'Hartford Courant, giornale locale, ieri parlava di un'intera classe che mancherebbe all'appello. Senza avere ancora tutti i dettagli, è possibile parlare di una delle peggiori tragedie dell'ultimo decennio in una scuola americana. Tanto profonda era la paura ieri che gli altri istituti del distretto in mattinata sono stati sigillati e poi evacuati per timore che non si trattasse di un episodio isolato.
Nella strage di Colombine, in Colorado, avvenuta nell'aprile del 1999, due studenti freddarono 12 compagni di scuola e un professore. Nel 2007, in una sparatoria al Virginia Polytechnic Institute, 32 persone furono uccise.
Ogni volta che un massacro simile avviene negli Stati Uniti si riapre il dibattito sul possesso di armi da fuoco, sul facile accesso alle armi nella maggior parte dell'America (ogni Stato legifera autonomamente sul possesso di armi). Non è la prima volta che Obama affronta un'emergenza simile: lo scorso 20 luglio un giovane aprì il fuoco in un cinema nel Colorado, durante la «prima» del film «Il ritorno del Cavaliere Oscuro», uccidendo 12 persone.
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