Più di una volta le elezioni americane si sono giocate sulla politica estera. Dopo l'undici Settembre la paura di nuovi attacchi terroristici ha avuto il sopravvento. Ora, con la grave crisi economico-finanziaria ancora da superare, tutti pensano che la rielezione di Barack Obama dipenderà dai posti di lavoro, dalla crescita del pil e dalla fiducia che gli americani sentiranno, di qui a novembre, sulle capacità del presidente di risollevare l'economia. Ma in campagna elettorale uno sguardo agli incubi oltre confine viene sempre dato. Per questo Mitt Romney va all'attacco: se Obama sarà rieletto l'Iran riuscirà a dotarsi dell’arma nucleare. È la funesta previsione dell'ex governatore del Massachussets, che con Rick Santorum, Newt Gingrich e Ron Paul si gioca il posto di sfidante per la Casa Bianca nelle primarie repubblicane.
Romney ha mosso il suo attacco, puntando il dito contro la "debolezza di Obama", poche ore dopo l’intervento su Teheran, fatto dal presidente davanti alla lobby filo-israeliana Aipac. Oggi, intanto, Obama riceverà a Washington il premier israeliano Benjamin Netanyahu: "È chiaro dal mio punto di vista - ha detto Romney ai suoi sostenitori a Snellville, in Georgia - se Obama verrà rieletto, l’Iran avrà l’arma nucleare e il mondo cambierà. Questo è un presidente che non è riuscito a imporre sanzioni penalizzanti contro l’Iran ed è inaccettabile per l’America che l’Iran abbia l’arma nucleare".
Ma cosa aveva detto Obama per suscitare una reazione così dura da parte di Romney? "Si parla troppo di guerra" contro l’Iran,
sottolineando poi che il regime di Teheran è "sotto una forte pressione come mai prima" e che l’Iran può "ancora scegliere le via diplomatica" per risolvere la crisi sul suo programma nucleare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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