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Turchia, il vicepremier si scusa, ma solo con gli ambientalisti

Tre morti, oltre 2mila feriti tra i manifestanti, 244 tra le forze dell'ordine. Il governo: "La polizia ha risposto alle provocazioni e fatto il suo lavoro"

Turchia, il vicepremier si scusa, ma solo con gli ambientalisti

A quasi una settimana dall'inizio delle proteste sono 3 le vittime e oltre 2mila i feriti in Turchia tra i manifestanti contro il premier Recep Tayyp Erdogan. Contro di loro la polizia turca ha usato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. Oltre 200, invece, i feriti tra le forze dell'ordine.

Oggi arrivano le prime scuse del governo: il vicepremier Bulent Arinc si è scusato con le "vittime di violenze" a Gezi Park a Istanbul, ma solo con quelli che manifestavano "in difesa dell’ambiente". Solo le prime proteste - quelle in difesa dei 600 alberi del parco che nei piani dell'esecutivo dovrebbero essere abbattuti - erano quindi "giuste e legittime" e hanno scatenato reazioni eccessive: "La polizia non doveva usare gas lacrimogeni ad eccezione dei casi di legittima difesa", sostiene il vicepremier secondo cui le mobilitazioni dei giorni successivi sarebbero solo un pretesto per contestare il governo.

Per Arinc, del resto, la polizia turca "ha fatto il suo lavoro", subendo "provocazioni da parte di organizzazioni illegali", e dietro alle manifestazioni ci sarebbe il Chp, il principale partito di opposizione.

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