Nonostante la sconfessione da parte del presidente Abdulah Gül e la protesta del Galatasaray (i calciatori avevano il logo dell'«uccellino blu» sulla maglia), il premier Erdogan tira dritto sulla censura a Twitter: bloccati i Dns di Google, vie alternative che consentivano ai turchi di continuare a pubblicare messaggi.
Ma l'opposizione turca teme soprattutto un'escalation delle ostilità con la Siria, dopo che ieri un jet di Damasco che avrebbe sconfinato per inseguire i ribelli, è stato abbattuto. Anche ieri al confine tra Siria e Turchia è stata una giornata ad alta tensione. Ed Erdogan, in difficoltà a Istanbul, potrebbe cercare il nemico esterno.
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