Massacrata di botte in casa sua a El Cajon in California e rinvenuta in fin di vita dalla figlia in un bagno di sangue con accanto un biglietto con su scritto "Torna al tuo Paese, sei una terrorista". È morta così, dopo una lunga agonia in ospedale, Shaima Alawadi, una 32enne irachena madre di cinque figli, trasferitasi negli Stati Uniti a metà degli anni Novanta.
In attesa di ulteriori riscontri la polizia non lo etichetta come crimine razziale e parla di "episodio isolato". Diversi elementi al vaglio degli inquirenti inducono comunque a pensare che la donna sia stata vittima di intolleranza razziale. Un messaggio di avvertimento era stato lasciato fuori dall’abitazione di Haima nelle settimane scorse. Un'aggressione che non era stata denunciata alla polizia proprio perché la donna non gli aveva dato peso. Secondo gli inquirenti, infatti, il velo tipico della cultura musulmana - l’hijab - che la donna era solita indossare poteva essere sgradito a qualcuno.
La figlia della vittima ha raccontato di aver trovato la mamma priva di sensi in un lago di sangue dopo essere stata colpita con un attrezzo di ferro. Accanto alla donna, ha detto la ragazza alle televisioni americane, c’era un bigliettino scritto a penna: "Torna al tuo Paese, sei una terrorista".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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