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WikiLeaks, 35 anni al soldato Manning. Amnesty chiede la grazia

Condannato il militare responsabile della fuga dei documenti segreti pubblicati da Assange

WikiLeaks, 35 anni al soldato Manning. Amnesty chiede la grazia

Congedo con disonore e trentacinque anni da trascorrere in carcere, salvo possibili riduzioni della pena, che non potranno però arrivare se non dopo i primi dieci anni di detenzione, ovvero scontato un terzo della condanna. Si è concluso così il processo a Bradley Manning, l'analista dell'intelligence statunitense responsabile della diffusione di migliaia di documenti del Pentagono e del Dipartimento di Stato statunitensi, messi in rete da WikiLeaks.

La pena comminata a Manning è di molto inferiore a quella che aveva chiesto la procura. 35 anni, di fronte ai 60 che proponevano le toghe, per accuse che avrebbe potuto fargli trascorrere in cella fino a 90 anni. Il soldato dovrà in realtà scontare non 35 anni, ma circa 32. Dal conteggio vanno infatti sottratti i 1293 giorni (circa tre anni) che ha già passato in carcere.

Proprio il periodo che Manning ha trascorso in cella solleva da tempo grandi interrogativi. Inizialmente detenuto in Quwait, poi nella base della marina statunitense di Quantico, infine a Fort Leavenworth, il soldato sarebbe stato tenuto in condizioni disumane. Nel 2011 a un ispettore dell'Onu fu negato il permesso di visitare il militare in carcere, per verificare le condizioni di detenzione. A marzo 2012, un rapporto delle Nazioni Unite ha accusato formalmente gli Stati Uniti di "trattamento crudele, inumano e degradante", al termine di quattordici mesi di indagini.

Amnesty International ha chiesto oggi al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di graziare il soldato e aprire un'inchiesta che faccia luce sulle condizioni in cui ha trascorso il periodo di detenzione già scontato. Il direttore per i diritti internazionali dell'organizzazione ha anche ricordato al governo che sarebbe suo dovere "investigare e punire gravi violazioni di diritti umani commessi dai suoi uomini in nome dell'antiterrorismo".

L'account su twitter di WikiLeaks ha definito la condanna una "vittoria strategica significativa", scrivendo che Manning potrebbe essere libero in nove anni.

twitter @ACortellari

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