Etiopia, attacco a pozzi cinesi: 74 morti

Etiopia, attacco a pozzi cinesi: 74 morti

Addis Abeba - Uomini armati hanno attaccato un campo petrolifero gestito da una compagnia cinese nell'Est dell'Etiopia, uccidendo almeno 74 persone, 65 dei quali etiopi e nove cinesi. Il primo ministro etiope Meles Zenawi ha dato istruzioni al ministero della Difesa di mandare immediati rinforzi nella zona del campo petrolifero cinese ad Abole, località a circa 120 chilometri da Jijiga, dove questa mattina in un assalto alle ore 6 locali, circa 200 uomini armati hanno ucciso 74 persone. L'ambasciata di Pechino ha immediatamente istituito un'unità di crisi per mantenere stretti contatti con il governo e i militari etiopi, ha riferito l'incaricato d'Affari cinese Zhang Yuebang.

A raccontare dell'assalto che è durato 50 minuti è stato un manager della compagnia cinese operativa in Etiopia, Xu Shuang, della Zhongyuan Petroleum Exploration, azienda del gruppo China Petroleum Chemical. Il manager ha aggiunto che sette connazionali sono stati portati via dagli assalitori. I circa 200 uomini armati, dopo uno scambio di colpi con i circa 100 militari che garantivano la sicurezza, sono riusciti in breve tempo a prendere il controllo degli edifici del campo petrolifero dove c'erano al momento 37 cinesi e oltre 120 dipendenti etiopi.

La Cina ha ampliato la propria presenza in Africa negli ultimi anni, anche in regioni politicamente instabili, per assicurarsi il petrolio e altre risorse necessarie a sostenere la sua crescita economica. Fino a questo momento non è stato rivendicato il sanguinoso attacco al campo petrolifero nell'Ogaden, regione al confine con la Somalia. Un gruppo ribelle etiopico, il Fronte per la liberazione nazionale dell'Ogaden, lo scorso anno aveva avvertito che ogni investimento nella zona di cui avrebbe beneficiato il governo etiopico "non sarebbe stato tollerato". Il gruppo sta combattendo una guerriglia di basso profilo con l'obiettivo di creare uno stato indipendente per le etnie somale.

La Somalia aveva perso il controllo della regione in una guerra nel 1977. Il gruppo inoltre combatte contro le truppe etiopiche all'interno della Somalia, dove l'Etiopia sostiene il governo di transizione somalo contro i miliziani somali. 

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