Eur Spa: ricavi da record nel bilancio 2005

Massimo Malpica

In aumento il valore del patrimonio, in crescita ricavi e redditività, e ora sotto con gli investimenti. Eur Spa si guarda alle spalle e il bilancio del secondo triennio della società, divenuta per azioni a marzo 2000 (partecipata dal ministero dell’Economia al 90 per cento e dal Campidoglio per il 10), è di certo in attivo. Il presidente Paolo Cuccia e l’amministratore delegato Mauro Miccio, in conferenza stampa, snocciolano i dati - lusinghieri - dell’esercizio 2005, per poi indicare poi la strada da seguire per i prossimi anni. Che è incentrata sugli oltre 500 milioni di euro di investimenti, in gran parte destinati alla nascita - fin qui travagliata - della «Nuvola», il nuovo centro congressi progettato da Fuksas, con annesso albergo da 600 stanze, che dovrebbe essere inaugurato il 21 aprile 2009, e alla risistemazione del velodromo, trasformato in una struttura polifunzionale già pronta a ospitare gli eventi di ciclismo nel caso in cui le Olimpiadi del 2016 dovessero sbarcare nella capitale. Senza trascurare la creazione di servizi essenziali, come i due asili nido attesi da anni.
Le cifre, dunque. I ricavi nel 2005 hanno toccato quota 35 milioni, più 20,7 per cento rispetto al 2004, quando si erano fermati a 29 milioni. Merito di un patrimonio immobiliare ormai messo tutto a reddito: gli ultimi, entro il 2006, saranno i palazzi dell’Arte antica e dell’Arte moderna, che ospiteranno il primo l’ufficio elettorale del Comune, il secondo l’ufficio informatica del Campidoglio e l’assessorato all’Urbanistica. Segno positivo anche per il margine operativo lordo, cresciuto da 15 a 16 milioni di euro (+5,3 per cento), mentre la lieve flessione negli utili è dovuta, spiega Miccio, «solo all’aumento degli investimenti, ai crescenti ammortamenti e alla riduzione del personale, passato da 130 a 88 unità, attuata solo grazie agli incentivi». E con i 536 milioni di euro di investimenti diretti e indiretti tra il 2003 e il 2009, Eur spa avrà quasi raddoppiato il valore della società, che è pari attualmente a 650 milioni di euro.
La nuova fase cambierà il volto della «city» romana. L’Eur vuole confermarsi come quartiere degli affari, anche grazie al rilancio di una vocazione congressuale che la «Nuvola» dovrebbe permettere di riconquistare, ma vuol valorizzare anche cultura e intrattenimento (tra l’altro l’Eur è l’area di Roma con più fascino per i cineasti). Ai musei si affiancheranno nuovi spazi, a cominciare da quelli ricavati nel «Colosseo quadrato». Il palazzo della Civiltà Italiana ospiterà discoteca di Stato, museo dell’Audiovisivo, due sale cinematografiche e spazi commerciali, candidandosi (insieme al velodromo, che ospiterà anche un centro benessere) a centro polifunzionale hi-tech del quartiere.

Ma le novità riguardano anche i parchi, arricchiti da piccoli ma pregiati elementi architettonici, la creazione del «museo acquatico del Mediterraneo» prevista dalla riqualificazione del laghetto. Dove, tra l’altro, si tornerà a sciare sull’acqua.

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