Antonio Tajani scende in campo in prima persona per le Europee. Il segretario di Forza Italia e vicepremier sarà infatti candidato alle prossime elezioni, decisive per il futuro del Vecchio Continente. A confermare le indiscrezioni al riguardo che già iniziavano a circolare è stato lo stesso leader azzurro. "Dobbiamo profondere il massimo dell'impegno per questo motivo ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni europee e lo farò profondendo tutte le mie forze e senza mai far passare in secondo piano il mio ruolo di ministro e di vicepremier", ha annunciato questa mattina Tajani durante il Consiglio nazionale di Forza Italia. L'esponente di governo sarà capolista in quattro circoscrizioni e non correrà nelle Isole, dove invece a guidare le liste sarà l'eurodeputata uscente Caterina Chinnici.
"Se un segretario di partito non è in grado di mettersi al servizio di chi gli ha dato fiducia al congresso, non sarebbe un buon segretario di partito. Mi batterò senza risparmiarmi", ha aggiunto il segretario del partito fondato da Silvio Berlusconi, rompendo così gli indugi su una decisione che già era nell'aria. In più occasioni, del resto, lo stesso Tajani aveva rimarcato l'importanza delle prossime consultazioni europee, spendendosi in prima persona sulle tematiche più urgenti e decisive per gli assetti geopolitici del Continente. "La mia candidatura è un atto d'amore nei vostri confronti e nei confronti dei nostri elettori per dire che io ci sono, ci sarò, continuerò ad esserci da semplice militante che vuole portare avanti, come feci 30 anni fa, la bandiera di Forza Italia con tutto ciò che rappresenta", ha affermato ancora il leader forzista. Poi la stoccata: "Faremo delle liste competitive. Non ci saranno né protetti, né protettori, né ciucci e amici...".
Così, da una parte Tajani ha dato la carica ai suoi e dall'altra ha rifilato una frecciata ai competitor di area progressista. Per Forza Italia, dalla forte vocazione europeista, il voto di giugno ha una particolare importanza. Il partito azzurro, peraltro, gode di sondaggi incoraggianti che testimoniano la rinnovata attualità degli ideali sostenuti dal fondatore, Silvio Berlusconi. "Il voto dato al nostro partito è la risposta giusta ed è anche l'unico voto utile perché andrà al Partito popolare europeo, la prima formazione nella Unione europea. È per tutto questo che contiamo di raggiungere il traguardo che ci siamo prefissi", ha rimarcato il vicepremier.
Parlando di attualità a tutto tondo, l'esponente azzurro ha anche commentato la notizia della candidatura di Ilaria Salis tra le fila di Avs. "Il mio compito di ministro degli Esteri è risolvere i problemi", ha risposto ai giornalisti che lo avevano interrogato sulla questione. E poi: "Continuerò a pensare e dire sempre la stessa cosa. Grande rispetto per le scelte che ognuno fa, ma obiettivamente per noi è più difficile con una persona che si è candidata per le elezioni, poi vedremo cosa accadrà". Nella medesima occasione, il ministro ha smentito le speculazioni su una presunta competizione in corso all'interno della maggioranza.
"Io non sto facendo
nessuna competizione con gli alleati. Dobbiamo guardare al grande partito dell'astensione. È li che dobbiamo dire che ci siamo. Dobbiamo dire che c'è qualcuno al quale possono fare riferimento", ha concluso il vicepremier.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.