Bruxelles boccia l'assalto della sinistra al governo: delusi Pd e M5s

Niente missione a ridosso del referendum per la commissione Libe in Italia. Zan: "A causa del governo Meloni, esistono evidenti problemi di stato di diritto "

Bruxelles boccia l'assalto della sinistra al governo: delusi Pd e M5s
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Niente assalto politico all'Italia, in stile Annibale che varca le Alpi con gli elefanti, per la sinistra a Bruxelles. Avevano chiesto di istituire una missione per verificare lo stato di diritto in Italia per accertare la situazione di stampa, giustizia e diritti Lgbt ma stavolta è andata male, perché la conferenza dei capigruppo ha sonoramente respinto la richiesta. A proporre la missione nel nostro Paese era stata la commissione Libe sulla base di un accordo stretto tra Socialisti, The Left, Ppe e Renew. Ma all'ultimo la proposta ha perso l'appoggio del Ppe ed è quindi miseramente naufragata, scatenando l'ira funesta della sinistra. "Tutto il resto del calendario, comprese le missioni in Spagna, rimane invariato. Ma, guarda caso, quando si parla dell'Italia i Popolari hanno fatto saltare l'accordo", si lamentano ora fonti dei socialisti.

Si espone il deputato europeo del Pd Alessandro Zan, secondo il quale "in Italia, a causa del governo Meloni, esistono evidenti problemi di stato di diritto e rispetto dei diritti fondamentali, come già accertato dal gruppo di monitoraggio sullo stato di diritto della Commissione Libe, di cui sono membro. Le destre stanno cercando di insabbiare il nostro lavoro, e il Ppe si è alleato con l'estrema destra, venendo meno ai patti stipulati con i gruppi progressisti". Secondo l'ex deputato del parlamento europeo, ora a Bruxelles, questo comportamento "irresponsabile mina la credibilità del Parlamento europeo e indebolisce le azioni a sostegno dello stato di diritto, dei diritti fondamentali, della lotta alla corruzione, dell'indipendenza dalla magistratura, della stampa e dei diritti delle persone Lgbtqia+". La missione, ha aggiunto, "rappresentava la naturale conseguenza di questi allarmanti dati, ed era stata approvata e condivisa da S&d, Ppe, Renew, Verdi e Sinistra. Tuttavia, i popolari si sono tirati indietro, e ora le destre vogliono mettere tutto sotto il tappeto".

Non è la prima volta che la sinistra anti-italiana tenta l'assalto al governo Meloni chiedendo l'appoggio europeo ma stavolta non lo ha trovato. Dopo anni, sembra che il parlamento europeo abbia trovato un nuovo equilibrio. "Vogliono mettere una museruola sulla progressiva contrazione in Italia dell’indipendenza della stampa, della magistratura e delle libertà civili, sociali e democratiche", si lamenta il Movimento 5 Stelle, che in Europa è dentro The Left al pari di Ilaria Salis. Una risposta all'ennesimo attacco è arrivata da Nicola Procaccini, copresidente di Ecr ed esponente di Fratelli d'Italia, il quale ha sottolineato che "la Conferenza dei Capigruppo dell’Eurocamera ha dimostrato che oggi per le sinistre non è più facile come un tempo utilizzare le missioni parlamentari all’estero per fini politici".

Anche Maurizio Lupi di Noi Moderati non accetta la narrazione proposta, chiarendo che a essere grave è che "qualcuno al Parlamento europeo abbia proposto una missione in Italia per verificare lo Stato di diritto, la libertà di stampa e la giustizia, peraltro a ridosso di un referendum, non che la missione sia stata bloccata".

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