Dazi, Meloni: "Positivo l'accordo, per un giudizio aspetto i dettagli"

Il presidente del Consiglio si trova ad Addis Abeba e ha preferito prendere tempo prima di esprimere un giudizio nel merito dell'accordo

Dazi, Meloni: "Positivo l'accordo, per un giudizio aspetto i dettagli"
00:00 00:00

Stati Uniti e Unione Europea hanno chiuso l'accordo sui dazi al 15% in tempo per evitare l'entrata in vigore della tassazione al 30%. "Considero positivo che ci sia un accordo ma se non vedo i dettagli non sono in grado di giudicare nel meglio", ha dichiarato da Addis Abeba il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, subito dopo l'annuncio della chiusura della contrattazione che è avvenuta in Scozia tra Donald Trump e Ursula von der Leyen. "L'accordo Ue-Usa sui dazi chiude una fase di incertezza e scongiura una guerra commerciale. Valuteremo tutti i dettagli", ha aggiunto dai social il vicepremier Antonio Tajani.

"Il Governo italiano accoglie positivamente la notizia del raggiungimento di un accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi e le politiche commerciali, che scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all'Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili. La soluzione negoziata è un risultato a cui le Istituzioni europee e gli Stati membri, inclusa l’Italia, hanno lavorato con grande impegno e facendo squadra comune, evitando di cadere nella trappola di chi chiedeva di alimentare uno scontro frontale tra le due sponde dell’Atlantico. L'accordo garantisce stabilità, aspetto fondamentale per i rapporti tra due sistemi economici e imprenditoriali fortemente interconnessi tra loro, come sono quelli dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. Nelle more di valutare i dettagli dell’intesa, giudichiamo sostenibile la base dell’accordo sui dazi al 15%, soprattutto se questa percentuale ricomprende e non si somma ai dazi precedenti, come invece era previsto inizialmente. Allo stesso tempo, continuiamo a lavorare a Bruxelles per rafforzare il Mercato Unico, semplificare le nostre regole, tagliare la burocrazia, diversificare le relazioni commerciali e ridurre le nostre dipendenze. Infine, siamo pronti ad attivare misure di sostegno a livello nazionale, ma chiediamo che vengano attivate anche a livello europeo, per quei settori che dovessero risentire particolarmente delle misure tariffarie statunitensi. Il Governo italiano continuerà a perseguire l’obiettivo di mantenere salda l’unità dell’Occidente, con la consapevolezza che ogni divisione ci renderebbe tutti più deboli ed esposti alle sfide globali", si legge in una nota congiunta del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini.

"È stato un negoziato molto interessante. Penso che sarà ottimo per entrambe le parti. Credo che voi, credo che i vostri vari Paesi, siano molto soddisfatti di questo", ha dichiarato il presidente Usa durante un punto stampa con il presidente della Commissione europea. Con gli Usa "ci siamo stabilizzati su un'unica aliquota tariffaria del 15% per la stragrande maggioranza delle esportazioni dell'Ue. Questa aliquota si applica alla maggior parte dei settori, tra cui auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici. Questo 15% rappresenta un limite massimo", ha dichiarato il presidente della Commissione europea ed è "tutto compreso. Ciò garantisce la necessaria chiarezza ai nostri cittadini e alle nostre imprese, un aspetto assolutamente cruciale". Oggi, ha aggiunto, "abbiamo anche concordato dazi 'zero per zero' su una serie di prodotti strategici. Tra questi rientrano tutti gli aeromobili e i relativi componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime essenziali. Continueremo a lavorare per aggiungere altri prodotti a questo elenco".

Dalle opposizioni italiane sono arrivate le prime critiche all'accordo, come quelle di Angelo Bonelli, secondo il quale "è un atto di forza che mette in ginocchio l'economia dell'UE, con effetti devastanti sull'Italia. A rischio ci sono oltre 700.000 posti di lavoro, più di 100.

000 in Italia, nei settori agroalimentare, automotive e meccanico e il nostro Paese rischia di perdere 23 miliardi di export". Andrea Orlando del Pd lo definisce "una fregatura per l'Europa. Von der Leyen o è incapace o è in malafede".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica