"Dopo le elezioni...". Il piano degli scafisti per far ripartire le traversate dei migranti

Dall'altra parte del Mediterraneo sono consapevoli delle politiche europee contro l'immigrazione irregolare ma sono convinti che dopo le elezioni tutto verrà allentato

"Dopo le elezioni...". Il piano degli scafisti per far ripartire le traversate dei migranti
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Il governo Meloni non ha risolto il problema dell'immigrazione clandestina ma sta lavorando in questa direzione. Fin dal suo insediamento, infatti, il governo ha dichiarato che avrebbe lavorato per ridurre il numero di irregolari in ingresso nel nostro Paese. Lo scorso anno è stato da record in tal senso ma da ottobre sono iniziati a vedersi i risultati di una politica che, come più volte spiegato dal premier, è orientata alla risoluzione a lungo termine e non al blocco temporaneo. Da ottobre 2023 a oggi si assiste a una netta riduzione del numero di sbarchi sulle coste italiane e, nelle ultime due settimane, il contatore del ministero dell'Interno segnala zero sbarchi. I migranti irregolari riprenderanno le loro traversate tra il nord Africa e l'Italia ma nel frattempo il governo italiano sta stipulando patti d'intesa con quei Paesi allo scopo di creare collaborazioni che intervengano alla radice del problema.

Dall'altra parte del Mediterraneo si guarda con grande attenzione a quello che succede in Italia e in Europa e lo dimostrano i ragionamenti che si stanno compiendo in questi giorni nelle chat dei migranti in ragione delle prossime elezioni Europee. È innegabile che il tema delle migrazioni irregolari sia di grande attualità in questo momento a Bruxelles e a Strasburgo: gli europei chiedono risposte per le città prese d'assalto da stranieri senza documenti che vivono di espedienti, minando la sicurezza. Ed è un problema soprattutto se inserito nell'attuale contesto geopolitico mondiale, con una guerra che si è riaccesa con forza in Medioriente e il riacutizzarsi del rischio terrorismo in tutto il Continente. Guardano a questo sulle sponde meridionali del bacino Mediterraneo e sanno che dopo le elezioni potrebbe esserci un allentamento dell'interesse sul tema, che riaprirebbe squarci di possibilità per nuove ondate di partenze verso l'Italia.

"Finché non si tengono le elezioni Europee sarà complicato per i migranti ovunque", si legge nel messaggio lasciato da un utente che si fa chiamare "L'avvocato degli avventurieri". Nella sua disamina, spiega ai "colleghi" che "i leader che vogliono guidare l'Europa si affidano alla questione migratoria per avere voce, sanno che la maggioranza della popolazione è contraria all'immigrazione". Ma nella sua analisi il volere popolare verrà bypassato perché "sono consapevoli che la popolazione europea sta invecchiando e avranno bisogno di manodopera per i lavori".

Ed ecco dove sperano di inserirsi.

"Le elezioni si terranno a giugno, un po' di pazienza", conclude "l'Avvocato", alimentando la speranza di nuovi gruppi di migranti che si preparano a tentare la traversata. Ma intanto, anche grazie ai soldi dell'Italia e dell'Ue sia Tunisia che Libia hanno aumentato la loro capacità di pattugliare le acque costiere per impedire le partenze.

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