Europa

Ora la Bonino scarica Panzeri

Con una nota stampa, Emma Bonino ha comunicato la decisione di uscire dall'Advisory board di Fight Impunity, Ong di Antonio Panzeri

Qatargate, Emma Bonino si dimette dalla Ong di Panzeri

Il Qatargate che ha travolto il parlamento europeo è destinato a crescere. La procura belga sta portando avanti l'indagine, mercoledì i quattro arrestati compariranno davanti a un giudice e intanto proseguono anche le perquisizioni. Eva Kaili è stata destituita dal suo ruolo di vicepresidente del parlamento europeo, Marc Tarabella si è autosospeso dai socialisti europei e Maria Arena ha lasciato la presidenza della commissione sui Diritti umani del parlamento europeo. C'è poi il nodo Panzeri, ex europarlamentare tra gli arrestati per i sospetti di corruzioni, fondatore della ong Fight Impunity, che ha sede a Bruxelles. Nell'advisory board dell'associazione compare, anzi, compariva anche Emma Bonino.

L'ex parlamentare, infatti, con un comunicato rilasciato poche ore fa ha annunciato la decisione di lasciare l'incarico a seguito delle indagini in corso a Bruxelles, che hanno portato alla perquisizione della villa di Panzeri e al suo arresto. "Anni fa, ho accettato la proposta di divenire membro dell'Advisory board di Fight Impunity per la qualità delle altre personalità che vi facevano parte e per le finalità dell'associazione che andavano nella stessa direzione della mia battaglia per l'affermazione della giustizia penale internazionale", ha spiegato Emma Bonino in una nota stampa. La leader di +Europa ha poi concluso: "Non essendosi peraltro l'Advisory board mai riunito, di fronte alla situazione che abbiamo tutti appreso dalle notizie stampa, ritengo anch'io doveroso dimettermi da tale carica con effetto immediato".

Subito dopo le notizie di un'azione della procura che aveva come oggetto la Ong di Panzeri, la prima a dimettersi dall'Advisory Board è stata Federica Mogherini, ex Alto Rappresentante dell'Ue. Anche lei era tra i membri onorari del consiglio della Ong, insieme ad altre personalità di rilievo, tra i quali un premio Nobel per la pace.

La Ong Fight Impunity ha sede nello stesso palazzo in cui sono gli uffici di un'altra Ong, la No Peace Without Justice, fondata da Emma Bonino all'inizio degli anni Novanta, il cui segretario generale, Niccolò Figà-Talamanca è accusato, come gli altri cinque fermati a Bruxelles, di corruzione e riciclaggio.

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