Europei, già decise le sedi

Bologna e Torino, stadi da rifare. Incognita pesante: la violenza ultrà

Filippo Grassia

L’Italia ha l’Europeo del 2012 in tasca dopo la scrematura del Comitato Esecutivo dell’Uefa che, nella riunione tenutasi a Malta, ha cancellato le candidature di Turchia e Grecia, ritenute le più serie rivali del nostro paese. A farci ombra sono rimaste Croazia-Ungheria e Polonia-Ucraina. Meglio di così non poteva andare. Lo ha fatto capire Lars-Christer Olsson, dg Uefa: «L’Italia è in pole-position. anche se la F1 insegna che un piccolo vantaggio non è sinonimo di vittoria. La decisione definitiva sarà presa l’8 dicembre 2006 a Nyon, ma a giugno valuteremo i dossier presentati dai paesi candidati e a settembre visiteremo le sedi proposte».
In caso di successo Carraro lascerebbe la Figc a Giancarlo Abete e si insedierebbe alla guida del comitato organizzatore. Della nostra proposta, l’Uefa ha apprezzato il supporto del governo (disposto a investire un miliardo di euro sull’evento e in particolare sugli stadi), l'esperienza organizzativa e l’impegno nella lotta al doping. Il punto debole è rappresentato dalla violenza, lo hanno fatto presente gli stessi dirigenti dell’ente europeo: «Nell’ultima stagione solo due gare di Champions League non sono state portate a termine per il comportamento dei tifosi, l’una a Roma, l’altra a Milano. Ci auguriamo che le nuove norme di sicurezza emanate dal ministero dell’Interno diano i frutti sperati». Come a dire, sistemate questa faccenda e l’Europeo sarà vostro. Nessun dubbio, invece, sull’impiantistica anche se l’Italia non ha un solo stadio fra i “top” che possono ospitare la finale di Champions League.
Gli otto gironi dell’Europeo si dovrebbero disputare a Torino, Milano, Genova, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Palermo.

Quarti di finale a Milano, Firenze, Roma e Napoli; le semifinali a Milano e Napoli; la finale a Roma. Da rifare ex novo gli stadi di Torino e Bologna; da ristrutturare gli altri. Il sorteggio si effettuerà al Teatro degli Arcimboldi di Milano o all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

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