Bolzano - Suedtiroler Freiheit, il partito di Eva Klotz, ha deciso di collocare su tutti i valichi di confine dell’Alto Adige, compresi i sentieri di montagna, cartelli con la scritta in tedesco «Suedtirol ist nicht Italien» e cioè «L’Alto Adige non è Italia». Lo ha annunciato il partito che accompagnerà l’iniziativa con una raccolta fondi chiamata «Ingiusto confine».
Il partito, che chiede l’autodeterminazione per la popolazione altoatesina di lingua tedesca in modo che possa decidere se tornare o meno con l’Austria, aveva già collocato in novembre un cartello di questo tipo al valico del Brennero sollevando le proteste in particolare di An e Forza Italia. Il cartello era stato danneggiato e poi rimosso dalla gendarmeria austriaca con la motivazione che avrebbe creato problemi al traffico. Poi, però, nei giorni scorsi, il cartello era stato nuovamente collocato nella stessa posizione.
Insomma, la Klotz tenta di catturare l'attenzione soprattutto sul fornte politico austriaco, che da tempo dimostra mostra una certa disaffezione ai richiami all’autodeterminazione che periodicamente arrivano dall’Alto Adige. Nessun oratore tirolese - ed è stata la prima volta - è stato infatti invitato alla tradizionale cerimonia il giorno dell'Immacolata, organizzata con gli Scheutzen per ricordare a San Paolo di Appiano i terroristi morti degli anni Sessanta. Da anni non si ricordavano così tanti "tiratori scelti" giunti nel paesino vicino a Bolzano per la manifestazione dell’Immacolata.
C’era anche qualche dirigente dei "cappelli piumati" austriaci, dopo l’assenza dell’anno scorso dettata da polemiche interne, con gli austriaci che avevano accusato i sudtirolesi di essere troppo "di destra", ma non c’erano politici austriaci e scarsa è stata anche la rappresentanza Svp, con l’assessore regionale Martha Stocker a rappresentare da sola la Svp, in assenza del segretario politico Elmar Picher Rolle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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