«Pensionati» di lusso, sicuramente. Eppure desiderosi di rimettersi in gioco. Come se fossero alla «banca del tempo», pronti a investire un po delle loro giornate ma soprattutto la loro competenza ed esperienza. E, udite udite, gratis.
Parliamo degli ex parlamentari, categoria spesso nel mirino quando si discute di privilegi di casta, ancor più di frequente demonizzata tout court da grillini, travaglini e compagni. Vittime di un qualunquismo che gode a colpevolizzare lodiata classe politica a mezzo di pregiudizi «un tanto al chilo». Ma stavolta bisognerà ricredersi. Liniziativa - per ora accolta dalla presidenza del Consiglio - ha il copyright dellassociazione che riunisce gli ex deputati e senatori, capeggiata da Franco Coccia e Michele Zolla, che garantiscono: «È il passo avanti per dare finalmente concretezza alla nostra proposta. Colleghe e colleghi che hanno maturato in lunghi anni e per varie legislature esperienze e conoscenze, assolvendo compiti di interesse primario per il Paese, lavoreranno senza chiedere in cambio compensi o rimborsi». Insomma, unofferta in nome del fare. Coccia e Zolla rivendicano con orgoglio: «Vogliamo contribuire civicamente a ridurre lincidenza dei cosiddetti costi della politica». Lodevoli propositi, non cè che dire. Intanto ieri è arrivata sul tavolo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, una lista di 291 nomi «selezionatissimi» e altrettanto riservati. È il risultato di un «sondaggio» tra gli oltre 1.500 ex frequentatori di Montecitorio iscritti allassociazione in questione.
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