Expo, spunta la Moratti per il dopo Stanca

Non sono in pochi a chiederglielo e c’è chi non esclude che Letizia Moratti si decida al gran passo. Per salvare la sua creatura, conquistata a fatica con relazioni diplomatiche e giri intorno al mondo, il commissario straordinario all’Expo potrebbe dedicarsi a tempo pieno alla manifestazione del 2015, rinunciando a ricandidarsi a sindaco.
La situazione dell’Expo rimane tesa, anche dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Lucio Stanca, nominato tra grandi aspettative il 9 aprile scorso, ma subito finito sotto attacco per il doppio incarico di parlamentare e di ad, per altro entrambi lautamente retribuiti. Stanca si è sentito sfiduciato dalla lettera di critiche della presidente del cda, Diana Bracco, a cui non è seguita alcuna difesa da parte degli altri soci.
Al posto di Stanca, con l’incarico di direttore generale, è in arrivo Giuseppe sala, City manager “strappato” a Palazzo Marino, ma già il giro di poltrone dà la misura della volatilità degli equilibri tra Regione, Comune, Tesoro e industriali.

Il leghista Leonardo Carioni, presidente della provincia di Como e membro del cda, attribuisce le dimissioni di Stanca a tutte le situazioni irrisolte, dalle aree al doppio incarico e non esclude di lasciare anche lui la società.
Le nuove norme previste nella manovra cancellano il doppio stipendio e tagliano le unghie ai poteri dell’amministratore delegato, restituendo ogni competenza sui contratti al cda.

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