"Exuma", il gioiello Picchiotti

Gruppo Perini Navi. Esperienza e tecnologia della vela trasferite al motoryacht della serie "Vitruvius"

"Exuma", il gioiello Picchiotti

«Apriamo una nuova era. Il nostro gruppo, dopo 22 anni nella sola vela, adesso investe anche nel motore. Ma il vento nuovo riguarda anche la concezione dei motor yacht: abbiamo preso il meglio della vela e lo abbiamo trasferito nella nave a motore». Giancarlo Ragnetti, ad del gruppo Perini Navi, racconta così il varo di Exuma: «Ci pensavamo da anni - dice - da quando abbiamo acquisito il cantiere Picchiotti, nel ’90. È stato uno dei precursori dei motoryacht da diporto: ed eccoci qui». Rinasce così la tradizione «Picchiotti», come sottolinea il direttore del cantiere, Vanni Marchini. La nuova generazione «Picchiotti serie Vitruvius», nata dalla collaborazione fra Vitruvius Ltd, Philippe Briand e Perini Navi Group, ha molto della barca a vela. Permete, infatti, di godere di ogni comfort. Con una stazza di 497 tonnellate, 7 persone di equipaggio, ha un pescaggio ridotto di 2,3 metri, per navigazioni anche in acque poco profonde. E vanta un’autonomia di 5.500 miglia a 12 nodi. «Il controllo delle proporzioni - spiega Marchini - consente un rollio e un beccheggio ridotti: è una barca intelligente, ma anche molto bella e attrezzata. Quando si progetta una barca a vela si parte sempre dall’efficienza. Ebbene, questa è a motore, ma nelle prove ha viaggiato con 11 litri al miglio: il che, rapportato al consumo delle imbarcazioni simili, vuol dire consumare e (inquinare) il 25% in meno». «Exuma» è la prima di tre imbarcazioni a motore già vendute dal gruppo Perini Navi con il marchio Picchiotti. Il varo sancisce l’ingresso del gruppo nel settore del motore e il nuovo assetto dei cantieri italiani con il cambiamento di ragione sociale dei Cantieri Navali Beconcini di La Spezia in Cantieri Picchiotti, marchio ricco di tradizione ed eccellenza che ha scritto pagine di storia della cantieristica italiana, con importanti lavori di costruzione e di refit a livello mondiale. La nuova imbarcazione è stata progettata e realizzata per ottenere la massima attitudine all’esplorazione.

Numerosi gli equipaggiamenti tecnologici a bordo: un mezzo anfibio da 16,4’ customizzato con componentistica meccanica e telaio Iveco Campagnola, un hovercraft Hov Pod da 12’, alloggiati nei garage laterali di prua con portelloni a scafo che si aprono ad ala, due tender da 21’ e da 14’, due scooters elettrici stradali, due Seabob e un jet ski Sea-Doo Rxt 250.

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