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Fa paura ai tedeschi il rapper convertito che canta la jihad

La Germania in allarme per i messaggi estremisti diffusi da Deso Dogg, oggi Abou Maleeq, idolo dei ragazzi

Allah, dice lui, presto cancellerà dalla sua pelle i tatuaggi fatti quando viveva da infedele. Il rapper tedesco (celebre in patria) Deso Dogg è nato Denis Mamadou Cuspert 35 anni fa da madre di Berlino e padre ghanese. Ma dal 2010 è Abou Maleeq, estremista islamico e predicatore contro l’Occidente. Le autorità tedesche sono allarmate da questo giovane di colore. Più oggi che porta abiti orientali e legge il Corano di ieri, quando indossava canotte e catene d’oro, puntandosi una pistola alla tempia nei suoi video. Il motivo è semplice: «Dopo aver stabilito un rapporto attraverso la musica, ora propina al suo pubblico le proprie idee radicali», un pubblico molto ampio e fatto di giovanissimi, spiega al New York Times Raphael F. Perl, capo dell’unità antiterrorismo presso l’Organizzazione europea per la sicurezza e la cooperazione.

Il nuovo messaggio di Abou Maleeq è la Jihad. Per la polizia tedesca sono stati personaggi come lui ad armare la mano di Arid Uka, il 21enne che nel marzo scorso ha sparato contro un autobus di militari americani all’aeroporto di Francoforte, uccidendone due. In un’intervista l’ex rapper ha negato di essere collegato all’attentato, ma ha aggiunto: «Il fratello non ha ucciso civili. Ha ucciso soldati, che hanno ucciso musulmani».

Durante il processo appena iniziato Uka ha dichiarato di aver aperto il fuoco sui militari Usa dopo aver visto un video su Internet di alcuni soldati in uniforme americana che stuprano una donna islamica. Il filmato, che secondo le autorità di Washington è stato girato ad arte da alcuni militanti anti occidentali, era stato postato da Maleeq sulla propria pagina di Facebook.

Il rapper-predicatore è diventato uno dei più noti cantanti di musica religiosa islamica in Germania. I suoi proclami incitano alla violenza, i suoi video esaltano il terrorismo e attaccano l’Occidente. Maleeq avrebbe anche legami con personaggi di spicco di Al Qaida in Yemen e in Pakistan. Ma è la sua influenza sui ragazzi a essere considerata una minaccia reale. I suoi messaggi, amplificati dal web, arrivano in tutta Europa, perfino in Afghanistan. Mentre i suoi fan sono affascinati dal percorso che lo ha portato all’Islam. Prima membro delle gang di strada di Berlino, poi musicista di successo, oggi su quella che lui chiama «la retta via». Di recente ha pubblicato su Internet una preghiera per la morte di Bin Laden e tesse continuamente le lodi del Mullah Omar.

«Il mio dovere è usare la voce per dire alla gente la verità e la verità è che la Jihad è un dovere», ripete dal suo pulpito virtuale ma globale. La polizia ha provato ad arrestarlo per aver fatto propaganda terroristica, che finora però gli è costata solo una multa di 1.800 euro. Il sospetto è che voglia raggiungere i guerriglieri in Pakistan, motivo per cui hanno tentato di sequestrargli il passaporto. Lui però ha dichiarato di averlo perso. L’obiettivo preferito di Maleeq sono gli Usa, la morte di Barack Obama è il suo più grande desiderio. Ha alle spalle un’infanzia difficile e un’adolescenza turbolenta. Il padre ha lasciato la famiglia quando Denis aveva solo quattro anni e il rapporto con il patrigno, un ex soldato americano fissato con la disciplina, è stato impossibile. Poi le gang, il riformatorio, le proteste contro la guerra in Iraq.

Infine, dopo essere scampato a un incidente stradale, la scoperta di Allah.

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