Cronaca locale

Fa pubblicità a un istituto serale Il Comune: via il cartello o multa

Il dirigente Gianni Gandola avrebbe dovuto pagare 500 euro di sanzione

Augusto Pozzoli

Dirigente scolastico costretto a togliere uno striscione che pubblicizza i corsi per gli adulti perché esposto da oltre tre mesi: se non l’avesse fatto un impiegato comunale lo avrebbe multato di 500 euro.
L’episodio è accaduto ieri mattina alla scuola di viale Mugello che gestisce uno degli 8 centri aperti in città per dar modo agli adulti di tornare a scuola. Per conseguire la licenza media, oppure per seguire uno dei tanti corsi di formazione necessari per adeguarsi alla realtà lavorativa.
Si tratta di corsi statali che stanno tuttora raccogliendo le iscrizioni. «Un intervento davvero paradossale – protesta Gianni Gandola, il dirigente scolastico coinvolto nella vicenda – Noi stiamo facendo di tutto per far conoscere un servizio prezioso che ancora troppi non conoscono, e il Comune di proibisce di fatto di farlo.
Mi sembra l’ultimo segnale della disattenzione a un problema che invece dovrebbe essere favorito al massimo». Del resto solo una decina di giorni fa a Palazzo Marino il servizio era stato illustrato durante una conferenza stampa promossa dal responsabile scuola dell’Anci Gianfranco Lucini a cui era intervenuto lo stesso direttore scolastico regionale Mario Dutto.
In quell’occasione erano state illustrate una lunga serie di iniziative svolte da questi centri in collaborazione coi Rotary soprattutto per dare agli immigrati lombardi la possibilità di conoscere la nostra lingua anche dal punto di vista delle competenze necessarie nel mondo del lavoro.
In Lombardia i centri che svolgono questo servizio sono 66, con oltre 20 mila iscritti. L’educazione degli adulti si è sviluppata da quando ormai 30 anni fa sono state istituite le «150 ore» (vale a dire il tempo retribuito per tornare a studiare). «Fino a poco tempo fa – continua Gandola – lo stesso Comune esponeva striscioni per le strade per raccogliere le iscrizioni: ora dobbiamo pensarci noi.
Nei nostri centri abbiamo già i docenti a disposizione: stiamo cercando gli alunni, stiamo segnalando alla gente che spesso non sa nemmeno che esistiamo, l’importanza del servizio che prestiamo.
Le multe non ci aiutano certo ad andare in questa direzione».


Il coordinamento dei dirigenti scolastici dei centri ha già chiesto al responsabile del Csa Antonio Zenga un incontro per discutere la situazione con i responsabili del Comune.

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