In questi giorni, in tantissimi ci state scrivendo e telefonando per esprimere il vostro pensiero sulla liberazione di Daniele Mastrogiacomo. Spesso sono pensieri ruvidi, di carta vetrata. Se la corsa commossa della figlia del giornalista di Repubblica per abbracciare il suo papà ha commosso tutti, il suo porsi un po da star e, soprattutto, il cedimento ai terroristi su tutta la linea, lasciano davvero lamaro in bocca a molti. Nei prossimi giorni pubblicheremo le vostre lettere sullargomento, perchè è uno di quei temi nazionali che sentite più degli altri.
Forse, lo sentite anche perchè dalla vicenda ostaggi Genova e la Liguria sono state doppiamente ferite: prima per la morte di Quattrocchi, e poi per lincredibile rifiuto del Comune di dedicare una via a Fabrizio. Si badi bene, non solo del Comune di Genova, ma persino di tutti gli altri Comuni della regione, compresi quelli amministrati dal centrodestra. Unica eccezione in tutta la Liguria, di qualunque colore, Brugnato.
Le colpe del Comune di Genova su questa storia sono enormi. Perchè Tursi ha completamente dimenticato il suo concittadino, a cui invece la presidenza della Repubblica conferiva le massime onorificienze civili. Perchè, mentre Genova rinnegava un suo figlio, città e paesi di tutti Italia, anche di centrosinistra, a partire dalla commissione toponomastica del Comune di Roma, gli dedicavano strade e piazze. Mentre Genova restava imperterrita, gli altri si commuovevano. Mentre Genova pensava a Mazzini, Garibaldi e al Risorgimento, Fabrizio - della cui presenza in Iraq ognuno è libero di pensare ciò che vuole - moriva da eroe romantico: «Vi faccio vedere come muore un italiano».
Personalmente, apprezzo molte delle cose che sta facendo Enrico Musso. Ma credo che, oltre ai blog che raggiungono solo una parte della popolazione e che lavorano molto sulla mente, bisogna parlare al cuore. E parlare al cuore dei genovesi, in questo momento - soprattutto dopo linopportuna beatificazione in vita di Daniele Mastrogiacomo - significa anche impegnarsi per convocare il giorno dopo leventuale elezione a sindaco la commissione toponomastica per intitolare una strada a Fabrizio Quattrocchi. Prima che lo faccia Marta Vincenzi, talmente furba da poter pensare di farlo lei. Anche e soprattutto perchè Beppe Pericu non ha avuto mai il coraggio di farlo.
Insomma, sarebbe bello che Enrico Musso si impegnasse subito - oggi, non domani - a dare una via a Fabrizio Quattrocchi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.