Facebook è l'anti-dieta Fa mangiare di più...

Una neurologa inglese ha scoperto che stare incollati a Facebook, Flickr o altri siti simili può causare problemi nella corteccia pre-frontale, innescando un processo di infantilizzazione. Da qui all'obesità il passo è breve

Facebook è l'anti-dieta 
Fa mangiare di più...

Milano - Gli appassionati di Facebook faranno bene a prenotare una visita dal dietologo: il più famoso dei social network, infatti, potrebbe essere una delle cause dell'aumento dell'obesità. E con FB anche gli altri siti simili, i giochi sul pc e, più in generale, anche chi naviga troppo su internet senza porsi troppi limiti. A lanciare l'allarme è una neurologa inglese, Susan Greenfield, in un convegno svoltosi alla Camera dei Lord. Ma su cosa si basa la ricerca scientifica? Ed è verosimile associare Facebook all'aumento del peso corporeo? Tutto sarebbe legato all'abuso. Quando si esagera col mouse nell'organismo umano si può innescare un processo di infantilismo. E la conseguente difficoltà nel regolare il proprio comportamento. Compreso quello alimentare. 

L'allarme da Londra La neurologa Greenfield, capo del londinese Royal Institution, sulle pagine del quotidiano britannico Daily Mail ha lanciato l'allarme. Incollati a Facebook, Flickr o altri siti che possono scatenare una forma più o meno alta di dipendenza, "diventa difficile - spiega la specialista - capire quando si sbaglia".

Errori su errori "Se un bambino che cade da un albero comprende l’errore e impara rapidamente a non commetterlo più nel futuro, chi sbaglia al pc continua imperterrito, collezionando sviste". E quando il brivido del gioco finisce, o quando si decide di scollarsi da Facebook, si ingurgita cibo senza porsi troppi problemi, in barba alle esigenze della linea. Sotto accusa l’adrenalina o la dipendenza che si creano quando ci si siede davanti al computer e, soprattutto, quando si interagisce con altri utenti. Quando si scollega da Facebook la persona è "portata a mangiare troppo cibi non salutari - spiega Greenfield - senza pensare minimamente alle conseguenze che questa alimentazione priva di regole può avere sul proprio fisico".

Si riduce la curva dell'attenzione L’uso del computer, secondo la neurologa, riduce infatti la curva dell’attenzione, oltre "a soffocare l’immaginazione e ostacolare l’empatia". Con ripercussioni, quando si esagera, sul funzionamento della corteccia pre-frontale, una regione del cervello estremamente sofisticata. Un’area cerebrale che, "quando non viene impiegata - ha spiegato la studiosa nel corso di un seminario scientifico nella sede della Camera dei Lord - finisce per infantilizzare il cervello".

Imprudenza e impulsività Diversi studi hanno dimostrato che, quando la corteccia pre-frontale è danneggiata, diventa meno attiva e le persone tendono a diventare più imprudenti e impulsive". Anche nel rapporto con la tavola. E l'aumento del peso è inevitabile, specie se non si fa un'adeguata attività fisica.

L'alternativa La tesi della neurologa Greenfield può avere un fondamento ma non si può fare a meno di sottolineare un aspetto: ciò che conta è non esagerare. Con internet ma, più in generale, con tutte le altre cose. Cibo compreso. Avere un'alimentazione equilibrata ed evitare la vita sedentaria può aiutare a stare bene.

Se si rinuncia a tutto (fare un po' di sport ma anche soltanto a muoversi) pur di stare incollati a Facebook 24 ore su 24, oltre a quelli di linea potrebbero subentrare anche altri problemi. Meglio prevenire che curare...

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