Il fado si «allea» alla canzone napoletana

A Villa Ada e al Portico d’Ottavia una serie di concerti dedicati al rapporto tra musica etnica e teatro di strada

Quando il titolo è già tutto un programma. È il caso del festival «Sete Sóis Sete Luas», al via da oggi al primo agosto sui palcoscenici di una trentina di città europee e non, da Capo Verde alla Grecia, dalla Spagna alla Francia e al Marocco, fino a Roma. Novità di questa quattordicesima edizione della kermesse musicale che muove dal Portogallo (e non a caso prende il nome dai protagonisti di Memoriale del convento, uno tra i capolavori di José Saramago, presidente onorario del festival), è che farà tappa anche in Israele. L’Italia è coinvolta da Nord a Sud nel progetto «Da Lisbona a Napoli... sognando il Medioriente», con appuntamenti che porteranno anche in vari luoghi della Capitale, in prima nazionale, artisti di culture e tradizioni musicali tra le più affascinanti. Questa sera a Villa Ada è di scena il fado classico, che vive e si rinnova nella produzione originale della rassegna: si tratta dei «Chitarristi di Amália Rodrigues», con due musicisti portoghesi di fama, Jorge Fernando (per anni al fianco della grande Rodrigues) e Custodio Castelo, accompagnati dalla cantante Ana Moura. Domani sera la guitarra portuguesa lascerà spazio a Les Boukakes, gruppo arabo-andaluso capace di contaminazioni inedite tra ritmi funk, reggae, rock e poi ancora groove, ska e altri stili. Si respirerà un’atmosfera più italica (ma non troppo) domenica, quando (di nuovo a villa Ada) si esibiranno in prima assoluta Marco Poeta, mago della chitarra portoghese nel nostro Paese ed Enzo Gragnaniello, per due volte insignito del premio Tenco per la canzone dialettale. Con alcuni giovani talenti italiani, diretti da Poeta, il duo proporrà un percorso tra fado e canzone napoletana. La serata conclusiva del nuovo «Sette Soli Sette Lune» sarà invece affidata a Hanan e Shila Yovel, un duo che in via del Portico d’Ottavia fonderà musica tradizionale e moderna: Hanan Yovel, infatti, è un simbolo della musica israeliana e la figlia Shira, cantante e pianista, ne segue le orme con altrettanto successo.

Il festival, istituito nel ’93 da una rete che unisce l’Europa e il Mediterraneo, consiste in spettacoli di musica etnica e popolare ma anche di teatro di strada e arti plastiche.
Spettacoli ore 21.30. A Villa Ada biglietto 6 euro. Ingresso gratuito a Portico d’Ottavia. Info: 0587.476013.

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