Onorevole Giuseppe Fallica, responsabile Enti locali di Forza Italia in Sicilia e segretario della Presidenza della Camera: nellIsola otto province su otto al Pdl, un vero en plein. Si aspettava una vittoria di queste proporzioni?
«È andata al di là delle più rosee previsioni. Qui cè un forte consolidamento del centrodestra e del Pdl. Questa riaffermazione è la conferma che la Sicilia guarda con grande fiducia al centrodestra e al governo Berlusconi. Ora amministriamo tutte le province, visto che anche Ragusa, lunica dove non si votava, è nostra. La sola sorpresa è stata lentità dellastensionismo».
Che è stato davvero notevole, con un picco di quasi il 20 per cento a Palermo.
«Hanno contribuito diversi fattori, non ultimo la scarsa comunicazione, il fatto che i candidati erano pochi rispetto a quelli delle Comunali, e il bel tempo, che ha riempito le spiagge invece che i seggi. Comunque a non andare a votare è stata la sinistra».
A proposito. Il Pdl ha vinto anche in una realtà, Enna, che da oltre 15 anni, era in mano alla sinistra.
«È la provincia più piccola ma è sempre stata una roccaforte rossa. Il nostro progetto è risultato più credibile. E poi lelettore tiene conto della sintonia tra il governo locale e quello nazionale».
Si è ripetuta lanomalia delle Regionali, con lUdc alleato del Pdl. Continuerà ancora?
«In Sicilia il centrodestra è nato con Ccd e Cdu prima e poi con lUdc. È una tradizione consolidata da 14 anni che resiste».
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