Falso in bilancio, indagato Bettega

Con lui anche Moggi e Giraudo: la triade tradita dalle plusvalenze per Buffon

Due giorni prima dell'addio alla Juventus, il suo contratto di consulenza come esperto di mercato non è stato rinnovato oltre la scadenza del 30 giugno, il nome di Roberto Bettega è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Torino nel quadro dell'inchiesta sui bilanci della società bianconera. Bettega figura incluso nel procedimento dal momento che, all'epoca dei fatti, ricopriva la carica di vicepresidente della società bianconera. Oltre all'ex Bobby-gol sono indagati Antonio Giraudo e Luciano Moggi, ai tempi rispettivamente amministratore delegato e direttore generale della società. L'ipotesi che il procuratore aggiunto Bruno Tinti ha formulato a carico degli accusati è quella di falso in bilancio. Al centro degli accertamenti, datati maggio 2006, vi sono operazioni di calciomercato che avevano incuriosito la Guardia di Finanza nell'ambito di un controllo a tappeto sul fenomeno delle cosiddette plusvalenze. Secondo le accuse meritavano un approfondimento le trattative che nel 2002 sfociarono nella vendita di Brighi al Parma, nell'acquisto - sempre dalla società emiliana - del portiere Buffon e nello scambio Amoruso-Ametrano con il Napoli.

Il 18 maggio 2006 i finanzieri si presentarono anche nella sede della Juventus, nelle case di Ibrahimovic e Cannavaro e nelle varie abitazioni di Luciano Moggi per cercare carte che dimostrassero l'esistenza di «plusvalenze», «movimenti finanziari riservati», operazioni di «cosmesi di bilancio» e «manovre truffaldine».

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