Il falso dentista lo cura male Si vendica a colpi di pistola

Roma, il dolore anziché diminuire aumentava e il paziente ha gambizzato il finto medico

da Roma

Si era improvvisato dentista, ma ha pagato caro il suo errore. Uno dei suoi pazienti, un pregiudicato romano di 50 anni, dopo aver sopportato per diverso tempo il mal di denti, si è «ribellato» sparandogli a una gamba. Una vendetta in piena regola dettata dall’esasperazione del malato, che si era sottoposto alle cure del dentista, senza sapere che si trattava di un finto medico. Così, invece di migliorare, ha visto peggiorare il dolore di giorno in giorno e alla fine non ce l’ha fatta più.
È accaduto martedì alle 15 nell’androne di un palazzo in via Bartolomeo Parestrello, nella periferia romana. I carabinieri solo ieri sono riusciti a rintracciare il feritore, che ha confessato le proprie responsabilità ed è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per tentato omicidio, con l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi. Era stato proprio il ferito, Alessandro F., di 57 anni, a depistare le indagini dei militari, ma gli è andata male. Per nascondere la sua attività abusiva, infatti, aveva simulato un tentativo di rapina, raccontando che uno sconosciuto gli aveva sparato mentre si stava recando nell’abitazione dell’ex moglie. Soccorso dai carabinieri e dal 118, era stato portato all’ospedale Vannini, dove successivamente è stato operato alla gamba sinistra. Gli investigatori, però, non hanno creduto a questa versione dei fatti e dopo una breve indagine sono riusciti a chiarire la verità, scoprendo che Alessandro F. in realtà era stato aggredito all’interno dell’abitazione dell’ex coniuge dove, senza averne i titoli, aveva allestito uno studio odontoiatrico. Per questo motivo è stato denunciato, in stato di libertà, per esercizio abusivo della professione. Stessa «punizione» anche alla donna, al fratello e al nipote che dovranno rispondere di simulazione di reato e favoreggiamento personale. Lo studio illegale, invece, è stato sequestrato dai carabinieri.
I falsi dentisti nel nostro Paese sono almeno quindicimila. Alcune volte allestiscono veri e propri studi odontoiatrici, mentre altre si «appoggiano» presso un dentista compiacente, che fa da prestanome o sono solamente odontotecnici, ovvero persone che in teoria dovrebbero occuparsi dei manufatti protesici.

Come fa presente l’Andi, gli impostori rischiano poco, una sanzione irrisoria che non supera i mille euro. I pazienti, invece, molto: dall’estrazione di un dente sano a infezioni, quali epatite o Aids, a causa di inadeguati sistemi di sterilizzazione degli strumenti.

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