Politica

Fame nel mondo, la risposta del G8 a Jovanotti

Il tema dell sicurezza alimentare sarà al centro del summit di L'Aquila che stanzierà una somma che si andrà ad aggiungere ai 3-4 miliardi in tre anni già annunciati da Obama

Lorenzo Cherubini alias Jovanotti, cantante fra i più popolari fra i giovani, ha scritto a Silvio Berlusconi una lettera per incoraggiarlo a prendere al G8 dell'Aquila iniziative forti contro la fame nel mondo, con l'Italia capofila della lotta alla povertà. All'Aquila Jovanotti (e non solo lui) avrà la giusta risposta. Il tema della sicurezza alimentare è una delle priorità del G8 italiano. Se ne parlerà nella sessione di lavoro sui temi dello sviluppo il primo giorno tra i paesi G8 in senso stretto, con assicurazioni concrete ad attuare gli impegni assunti. Inoltre, tutti i leader presenti (una quarantina se si comprendono le organizzazioni internazionali) discuteranno principi e misure concrete da racchiudere in una dichiarazione congiunta sullo sviluppo agricolo e la sicurezza alimentare. Sarà messa a disposizione una cifra, che prevede già i 3-4 miliardi di dollari in tre anni annunciati da Obama, e 300 milioni di euro da parte italiana.
Il tema dello sviluppo e dell'impatto della crisi economica sui paesi poveri sarà affrontato in formati diversi e con accenti diversi, prima nel G8 vero e proprio, con l'idea di promuovere un «pacchetto di salvataggio» dei paesi che più degli altri soffrono la crisi economico-finanziaria e le conseguenze dei cambiamenti climatici. Poi tra le economie emergenti più l'Egitto e le organizzazioni internazionali, per rendere gli aiuti più trasparenti e efficaci e gli stessi paesi beneficiari più responsabili. La stessa filosofia degli aiuti deve cambiare, coinvolgendo anche i privati e non limitandosi a mettere a disposizione fondi per progetti non verificati.

Una politica nuova potrebbe vedere la luce al G8, che punti non a «fornire pesci, ma canne da pesca».

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