Matteo Failla
Il duo di comici veneziani più famosi dItalia, quello formato da Carlo & Giorgio, si esibiscono al teatro delle Erbe stasera e domani, con un nuovo spettacolo che già dal titolo, Esserci o non esserci, trasforma bonariamente uno degli enigmi della nostra umanità. Ecco quindi comparire sul palco delle Erbe una famiglia «normale» (più o meno... ) composta dalla signora Giancarla, casalinga frustrata a tempo pieno, dal marito Sergio, nullafacente a tempo pieno, dai figli incompresi e incomprensibili e dal nonno Pino, che vive rumorosamente con loro. Una famiglia allo sbando che ha però un punto in comune: lamore per la televisione, verso la quale ciascuno prova assoluta devozione.
«Esserci o non esserci», ma dove?
«Ma in televisione ovviamente, dove ormai chiunque può andare anche senza essere in grado di far nulla. Anche i componenti della nostra famiglia protagonista dello spettacolo, proprio come litaliano medio, sognano di poter apparire almeno una volta in un programma televisivo, e così si preparano al fatidico giorno».
Nello spettacolo offrite una carrellata dei vostri personaggi più famosi e apprezzati, ma ne subentrerà qualcuno nuovo...
«Esatto ci saranno i nostri cavalli di battaglia tanto amati dal pubblico che ci conosce, ma compariranno anche personaggi quali Cyrano o Shakespeare. Per quanto riguarda questultimo, per esempio, siamo sicuri che se fosse vissuto nel nostro periodo e avesse dovuto lavorare in tv come autore, certamente avrebbe ridotto tutti i tempi televisivi, proponendo cose veloci».
Ma il vostro rapporto con la tv comè? Siete anche stati a «Quelli che il calcio» in passato...
«Quando il Venezia era in serie A, siamo stati invitati a partecipare ai collegamenti dallo stadio. Abbiamo impiegato molto a imparare i tempi televisivi, e nessuno ci ha insegnato nulla. Noi siamo abituati a lavorare in teatro, e non è stato semplice adattarsi a collegamenti così veloci. Comunque ora siamo tornati a occuparci a tempo pieno dei nostri spettacoli teatrali. La ricordiamo come una bella esperienza».
Da un sondaggio sul vostro sito risulta che i personaggi di Carlo & Giorgio più amati dal pubblico sono mamma Giancarla e i tossici, Perché?
«La prima è il classico esempio della mamma veneziana, in realtà molto simile a quella di tutte le altre città, e quindi ciascuno ritrova in lei qualcosa che ben conosce, con tutti i suoi vizi e le sue virtù. I tossici invece sono forse i nostri personaggi più riusciti, quelli che spesso fanno più ridere».
Ma voi quali preferite interpretare?
«Sarebbe come chiedere a una mamma di scegliere quale figlio ama di più. Certo ogni tanto capita di non sopportare più un personaggio che si porta avanti da tempo, ma si è costretti a farlo perché il pubblico lo reclama. È una sorta di rapporto amore-odio».
Spettacolo dopo spettacolo sembra che vi stiate sempre più staccando dallesperienza televisiva per avvicinarvi al teatro, sia nei tempi che nella struttura degli spettacoli.
«È vero ci stiamo evolvendo in questa direzione. Siamo nati facendo brevi sketch, ma ora stiamo tentando di scrivere spettacoli con una sceneggiatura e un linguaggio molto più teatrali; perché sentiamo il bisogno di raccontare qualcosa, non solo di far ridere».
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