Campionesse d'Europa nel segno del 7. E' il numero delle azzurre della Foppapedretti, vincitrici dell'Europeo a settembre, delle Champions League e degli scudetti nella bacheca orobica: sabato 17 a Rimini la semifinale di Coppa Italia contro Pesaro per portare a 7 anche le coccarde. E' la quindicesima stagione che a Bergamo c'è la Foppa, intesa come sponsor, l'abbinamento è il segreto del successo. L'idea fu avallata dal fondatore, il cavalier Ezio Foppa Pedretti, ora quasi 90enne, che ha lasciato l'azienda alle figlie Enrica (vicepresidente del volley), Pinangela (moglie di Luciano Bonetti, 62 anni, presidente della pallavolo e ad dell'azienda), Anna e al figlio Luigi. Tutti sono appassionatissimi, la tribuna centrale del PalaNorda è monopolizzata da loro, con figli e nipoti. La multinazionale amica delle casalinghe ha sede a Grumello del Monte, 20 chilometri da Bergamo, in direzione Brescia.
Francesca Piccinini c'è dal '99, ha 31 anni ed è la capitana. Per 11 volte è arrivata alla final four di Champions, tre si è arresa in semifinale, una in finale contro Cannes. Serena Ortolani fu la migliore un anno fa a Perugia, nella finalissima contro la Dinamo Mosca di Simona Gioli, è rossoblù dal 2004, salvo le parentesi a Piacenza e Busto Arsizio, mentre Eleonora Lo Bianco arrivò l'estate successiva.
Queste donne sono talmente brave che offuscano l'allenatore, Lorenzo Micelli è al terzo anno a Bergamo, è il tattico di Barbolini in nazionale, resta nell'ombra. La continuità societaria è garantita da Osvaldo Grumelli, team manager da quando si è formata la nuova società, nel '91, e dal direttore generale Giovanni Panzetti. «Una stagione - racconta il dg - ci costa 2 milioni e 300mila euro. Il gruppo è molto unito, solo il fisioterapista entra nello spogliatoio, prima e dopo la partita, per fasciature o massaggi». Il coach non viola mai l'intimità delle ragazze, neppure nel riscaldamento prepartita: «Le aspetto sul parquet, comunico in settimana tutto quanto devo». Fondamentale l'operatore shiatzu che da sempre cura i momenti di crisi energetica.
La media spettatori è di 1500 in regular season, 2500 nei playoff: alla finale di Cannes, domenica, c'erano quasi 500 bergamaschi, caldi e corretti, a differenza dei turchi. I sostenitori del Fenerbahce per due volte hanno tentato il contatto, pensavano di essere allo stadio, fischiavano Merlo e compagne che alzavano la coppa. Fra i calciatori dell'Atalanta in passato si vedevano alle partite Cristiano Doni (accreditato di un flirt con la Piccinini), Carrozzieri e Loria. Sono tutte belle ragazze, utilizzate pure per le campagne pubblicitarie del marchio. Antonella Del Core è l'unica meridionale, napoletana, la più simpatica delle tredici. Valentina Arrighetti è la tigre, urla tanto, è stata al Chiambretti Night assieme ad Enrica Merlo, la gatta (si getta su ogni pallone, da buon libero, alta "solo" uno e 70) e a Serena Ortolani, la bambina della rosa, cresciuta sotto l'ala di Del Core pure in nazionale. Lucia Bosetti è riserva della campana e della Piccinini a Bergamo come in azzurro, ha trovato spazio a inizio stagione; Leo Lo Bianco è l'architetto.
Unica straniera la centrale tedesca Cristiane Furst: con Pesaro vinse due scudetti, a spese della Foppa, lunga uno e 92 ha dovuto vestire il rossoblù per imporre le sue movenze principesche in Europa; Gujska, 35 anni, polacca, da settembre è italiana, ora ai margini.
Le più brave al mondo sono brasiliane, alcune arrivarono a Pesaro con l'allenatore Zè Roberto, che le portò via l'anno scorso, Bergamo ha vinto tutto senza sudamericane.Le lombarde sono a spiccata vocazione europea, ma ora l'obiettivo dichiarato è il campionato, il 22 parte la rincorsa a Pesaro e Villa Cortese, arrivate davanti in stagione regolare.
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