Si è finalmente arrestata la caduta dei prezzi nella compravendita immobiliare nel settore residenziale. Lo segnalano i primi dati provenienti dalle diverse agenzie sul territorio e dalla stessa Agenzia delle Entrate E le previsioni fanno ben sperare in un miglioramento del trend che restituisca dinamismo a un mercato da troppo tempo ormai boccheggiante.
Certo le variabili sono numerose: sarà essenziale verificare la ripresa economica da un lato, soprattutto per quel che attiene a crescita e occupazione, e dall'altro occorrerà verificare se, i piccoli segnali di apertura nell'erogazione del credito si confermeranno nei prossimi mesi.
Dalla nota trimestrale Omi (Osservatorio mercato immobiliare) è emerso che, tra aprile e giugno, le vendite registrate nel settore residenziale sono diminuite del 9,3%, per un volume di abitazioni pari a 108.618. A resistere maggiormente sono state Roma (-6,9%), Torino (-4,7%) e Milano (-2%). Bologna e Napoli hanno registrato dati in crescita rispettivamente del 5 e dell'1,8%.
«Nel primo semestre del 2013 si è registrato un calo delle quotazioni del 4,7% nelle grandi città, del 4,8% nell'hinterland delle grandi città e del 5% nei capoluoghi di provincia. Il Centro Italia ha chiuso il semestre con un calo dei prezzi complessivo del 6%, il Nord in diminuzione del 4,8% e il Sud del 4,6%», spiega Fabiana Megliola, responsabile dell'ufficio studi di Tecnocasa. Gabetti parla invece di una flessione media sul territorio del 4%, anche in questo caso un dato incoraggiante dopo il crollo del 25,8% riscontrato nel 2012 sul 2011. Ancora più incoraggianti i dati rilevati dall'osservatorio condotto da Immobiliare.it. Lo studio rileva infatti un modesto -0,6% nel prezzo medio degli immobili residenziali in vendita nei primi sei mesi del 2013, rispetto al calo del 3,2% registrato tra giugno 2012 e giugno 2013.
Insomma, stando a questi rilievi si potrebbe perfino tirare un sospiro di sollievo. L'osservatorio sottolinea poi come, finalmente, a maggio si sia invertito la rotta nelle richieste di immobili residenziali in vendita. A maggio infatti dopo mesi in caduta, la domanda di immobili in vendita è tornata a salire, lentamente ma in modo costante, fino a raggiungere un +7% complessivo nel semestre.
Quanto al futuro, «per i prossimi mesi prevediamo ancora un ribasso dei valori e riteniamo che l'anno possa chiudersi con una contrazione dei valori compresa tra -8% e -6%. Le compravendite potrebbero oscillare tra 420 e 450 mila transazioni» prosegue Fabiana Megliola. «Per fine anno si prevede una stabilizzazione in termini di volumi scambiati, solo con lievi cali rispetto al 2012.
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