FantAntonio, luce che accende la Lanterna Il derby è blucerchiato

Cumme te bella Zena. Al di là di risultati e classifiche lo spettacolo di una città lo si vede anche in uno stadio: inglese nello stile architettonico, latino per la passione. La tensione che si vive sugli spalti la senti in campo: la Samp che entra per vincere e deve fare la partita, i rossoblu che provano un poker di vittorie consecutive che farebbe storia per una città come Zena che preferisce una vittoria contro i cugini piuttosto che un posto in Europa. Ma il derby della Lanterna numero 102 ha i colori blucerchiati grazie proprio a quel Cassano tanto odiato dall’altra metà di Genova.
Del Neri ha da riscattare la débacle dell'andata e la sua squadra parte a testa bassa. Ordinata e spostata dalla trequarti in avanti. Gasperini se lo aspetta e chiude ogni spazio: Cassano e Pazzini giocano con il francobollo rispettivamente di Moretti e Sokratis. Ma il gioco in velocità dei rossoblu mette più volte in difficoltà la Samp che però passa con una punizione di Palombo che arriva in area di rigore ma sulla linea di fondo, Lucchini la riporta in mezzo con una zuccata che Cassano appoggia in rete. Il baricentro del Genoa si sposta di qualche metro per tentare di riportare la gara in parità già nei primi quarantacinque. Ma nonostante la buona volontà la difesa doriana chiude ogni spazio.

Poi, nel secondo tempo, la Samp spegne la luce: Cassano lascia il campo per un guaio muscolare e a Del Neri non rimane che buttare nella mischia il serbo della primavera Scepovic. Per la Sampdoria diventa una sofferenza con Mesto, Acquafresca e Sculli che prendono coraggio. Forcing finale che non premia il rossoblù. Per la Samp continua il sogno Champions.

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