Ferrovie meneghine, un pianeta verso levoluzione. Raccogliendo linvito dellassessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano Carlo Masseroli la facoltà di Architettura e il Politecnico hanno deciso di affrontare il tema delle nuove trasformazioni urbane e degli scali ferroviari di Milano e dintorni, mettendo a disposizione il proprio patrimonio di conoscenze e di idee.
Due sono le iniziative: la prima è il recente seminario intitolato «Milano. Scali ferroviari. Trasformazioni urbane, ruoli e dinamiche territoriali». La seconda, che riprende lo stesso titolo, dal 21 settembre al nove ottobre si occuperà di elaborare le proposte progettuali degli alunni del Politecnico e dei loro docenti, mettendole a confronto con architetti e urbanisti.
Le Ferrovie e la Regione, dintesa con il Comune, hanno dato avvio alla trasformazione delle aree dismesse degli scali ferroviari nellambito del territorio comunale (Farini, Greco, Lambrate, Rogoredo, Porta Romana, Porta Genova e San Crisoforo). Si tratta di un processo che per la collocazione strategica delle aree e per le quantità coinvolte, è in grado di contribuire in modo determinante si mutamenti della nostra città nei prossimi anni, non solo in relazione allExpo, ma anche in vista di un necessario riordino del sistema di connessioni che in grande scala proietti la città nella più ampia regione. «Le aree dismesse sopracitate avranno un ruolo chiave proprio per la loro collocazione strategica e per il numero di questi luoghi, ex centri di grandi fabbriche a loro volta dismesse» ha sottolineato il preside della facoltà di Architettura Angelo Torricelli.
Raccogliendo linvito dellassessorato allo Sviluppo del Territorio, il Politecnico si trasforma dunque in laboratorio attivo. I sette nuovi scali prima citati muteranno di identità e avranno nuove interconnessioni con altri scali ferroviari. Nuove fermate, nuovi spazi pubblici, nuovi percorsi sotterranei che andranno a incrementare lofferta delle utenze.
Coordinatore di questo primo progetto è Emilio Battisti, mentre per quanto riguarda Farini è Rosaldo Bonicalzi che creerà il nuovo scenario che servirà quartieri ora isolati. Una trama in grado di collegare Repubblica, Bovisa, le Torri di Garibaldi e il «vuoto» dello scalo Farini con lipotesi di un nuovo edificio in via Valtellina, creando una cortina stradale sullasse del Monumentale. Si propongono anche tracciati binari attorno al nuovo Polo fieristico Rho-Pero, una maglia parallela ai Bastioni di Porta Venezia secondo lantico orientamento del Lazzaretto.
Bianca Bottero punta anche alla riqualificazione ambientale: nuove segnaletiche stradali, arredo e bonifica dei suoli.
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