Asma: cause, sintomi, cure e le novità in campo terapeutico

L'asma è una malattia molto frequente e dalle svariate sfaccettature: ecco cosa c'è da sapere e le ultime novità della medicina

Asma: cause, sintomi, cure e le novità in campo terapeutico

Ne soffrono circa 4,6 milioni di persone in Italia (quasi l'8% della popolazione) e circa 300 milioni nel mondo rappresentando una delle malattie croniche più diffuse: stiamo parlando dell'asma, patologia cronica che si manifesta con un'infiammazione che riguarda le vie aeree con l'ostruzione dei bronchi che impedisce il corretto passaggio dell'aria.

Le cause

Se è vero che non sono ancora ben chiari i diversi fattori che causano la malattia, un ruolo viene giocato sia da elementi genetici che da quelli ambientali. Come abbiamo visto su ilGiornale.it, infatti, gli scienziati hanno scoperto che soprattutto due inquinanti atmosferici, ozono e particolato, se presenti in quantità elevate possono essere la causa scatenante dell'asma nei bambini e tra i più giovani. Tra i maggiori fattori di rischio compare anche l'esposizione al fumo di tabacco secondo le indicazioni del nostro Iss (Istituto Superiore di Sanità). Attenzione anche all'inquinamento degli ambienti domestici con polvere e muffe che giocano un ruolo determinante così come fattori ambientali come gli stessi pollini.

"Oltre a cause di tipo ambientale e sanitario, il livello nutrizionale, di educazione e attenzione igienica e le condizioni economiche sono tutti elementi che influenzano profondamente l’andamento della malattia", spiega l'Iss. Se a volte la genetica ha la meglio, in molti casi l'esposizione a questa malattia aumenta a causa dell'obesità considerata un fattore di rischio molto importante che spesso precede la diagnosi per asma.

I sintomi

L'infiammazione che causa il restringimento dei bronchi (broncospasmo) è causa di alcuni segnali molto chiari ed evidenti della malattia:

  • fiato corto
  • respiro sibilante a causa dell'aria che "fischia" uscendo faticosamente dai polmoni
  • respiroso affannoso
  • tosse
  • sensazione di costrizione al torace

"I fattori scatenanti di una crisi asmatica sono in primo luogo le infezioni virali delle vie respiratorie ma anche l'esposizione agli allergeni presenti nell'ambiente circostante come acari, pollini, polveri in ambito professionale", ha spiegato alla stampa il prof, Francesco Blasi, Ordinario di Malattie dell'apparato respiratorio, Università di Milano. "Un attacco d'asma rappresenta un peggioramento acuto dei sintomi e della funzionalità respiratoria rispetto alla condizione abituale del paziente. Se la malattia non è controllata, le riacutizzazioni possono ripetersi nel tempo ed essere anche molto gravi, provocando notevole disagio per il paziente e causando finanche accessi al Pronto Soccorso o ricoveri in ospedale", ha aggiunto.

Le cure

Ad oggi, purtroppo, non esiste una terapia risolutiva ma si riesce a controllarne il decorso riducendo gli attacchi d'asma e le fasi più critiche. Per queste ragioni le cure sono prevelantemente farmacologiche e vengono effettuate all'occorrenza o quotidianamente per controllare la malattia. Molto comuni i farmaci inalatori. "I pazienti che si curano in maniera appropriata e con regolarità possono condurre una vita normale, senza limitarsi nelle loro attitudini e azioni quotidiane, dal lavoro al tempo libero, allo sport. Tuttavia, in una significativa percentuale di pazienti il controllo dell'asma permane instabile e ciò è dovuto in gran parte a un sotto-trattamento della patologia", ha dichiarato il prof. Claudio Micheletto, Direttore di Pneumologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.

"Tra le maggiori problematiche della gestione dell'asma vi è la scarsa aderenza alla terapia inalatoria - ha aggiunto - molti pazienti tendono a sottovalutare la malattia e, nelle fasi intercritiche, ad abbandonare la terapia di fondo costituita dall'associazione di steroidi inalatori e broncodilatatori".

La nuova terapia contro l'asma

Oggi, però, è disponibile una nuova terapia con una "tripla" associazione per tutti i pazienti che non riescono a controllare la malattia. Questa possibilità in un solo inalatore ha ridotto le riacutizzazioni di un terzo (33,5%) e il riacutizzarsi anche nei soggetti asmatici con una forte limitazione del flusso aereo. Gli esperti spiegano che la tripla associazione è composta da un corticosteroide per via inalatoria, un broncodilatatore beta2-agonista a lunga durata d'azione e un antagonista muscarinico a lunga durata d'azione.

"La disponibilità di una tripla terapia che consente di utilizzare un singolo inalatore e con due diversi dosaggi, rappresenta un'importante semplificazione per il paziente, a beneficio dell'aderenza terapeutica, oltre che di una maggiore efficacia del trattamento", ha concluso Micheletto.

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